TERMOLI. C’è attesa per l’incontro di domani al Mimit, dove si riunirà il tavolo Stellantis.
Nella giornata di domani l’assessore alle Attività Produttive e Sviluppo Economico della Regione Molise, Andrea Di Lucente, parteciperà, al tavolo nazionale sull’Automotive.
Tre i punti all’ordine del giorno la politica automotive dell’Unione europra e la proposta incentivi 2025, col resoconto del Tavolo Stellantis.
L’incontro si svolgerà a poche ore dal Consiglio Competitività di Bruxelles al quale il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha preso parte.
“Continuiamo a tenere alta la guardia anche sui temi che ci interessano da vicino – ha dichiarato l’assessore Di Lucente – l’automotive è un motore di sviluppo fondamentale per l’economia del Paese e della nostra Regione ed è fortemente condizionata prima dai tavoli Europei e poi da quelli nazionali. Occorre che l’Italia sia competitiva in materia di tecnologia e Clean industrial deal per essere un pilastro del settore in Europa. Questo avrebbe ricadute positive anche sul nostro territorio rispetto al quale – ha concluso – restiamo fiduciosi in nuove possibili soluzioni”.
Il Ministro Adolfo Urso ha illustrato ieri la posizione dell’Italia sul rilancio del settore automotive al Consiglio Competitività di Bruxelles. «Il Clean Industrial Deal va rapidamente tradotto in azioni concrete, con tempi certi e risorse adeguate». È quanto ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo al Consiglio Competitività dell’Unione Europea in corso a Bruxelles, durante la discussione sul documento strategico sull’industria europea presentato dalla Commissione. In questo contesto, il ministro Urso ha ribadito la posizione dell’Italia sul rilancio del settore automotive, pilastro dell’industria europea: «È fondamentale affermare il principio di neutralità tecnologica, che deve includere pienamente anche i biocarburanti e l’idrogeno», ha spiegato Urso, sottolineando l’urgenza di prevedere risorse finanziarie comuni per stimolare la domanda di veicoli Made in Europe.
Il ministro ha ricordato il ruolo attivo dell’Italia in Europa a sostegno del settore, a partire dal non-paper promosso insieme alla Repubblica Ceca e supportato da altri tredici Paesi membri, oltre che dalle principali associazioni industriali europee. Un’azione che ha permesso di inserire nel documento strategico sull’automotive della Commissione due condizioni ritenute «fondamentali, assolutamente necessarie ma non sufficienti»: il rinvio delle sanzioni previste per il 2025, che avrebbero portato al collasso dell’intero comparto industriale, e l’anticipo alla seconda metà di quest’anno della revisione del regolamento sui veicoli leggeri, inizialmente prevista per la fine del 2026. «Ora occorre far fronte comune per superare l’impostazione ideologica del Green Deal – ha aggiunto Urso – Questi sono mesi decisivi, serve il massimo impegno da parte di tutti. Se non daremo risposte all’altezza, vedremo l’industria europea soccombere rispetto agli altri attori globali», ha concluso.