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domenica 20 Aprile 2025
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C’era una volta Termoli… in campo cantanti, attori e giornalisti sportivi

TERMOLI. Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati, da quei ragazzi in maglietta e pantaloncini, allora poco più che adolescenti e oggi mariti, padri e, in alcuni casi, anche nonni. Purtroppo, in altri, nemmeno più tra noi. Li abbiamo rivisti nel capitolo precedente, e ora continuiamo questo viaggio nella memoria, restando sempre nel cuore pulsante dello sport termolese. Siamo a cavallo tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80, anni ruggenti, pieni di entusiasmo e voglia di fare, anche attraverso il pallone. In quegli anni, in Italia prese forma una Nazionale molto particolare: quella dei Cantanti, Attori e Giornalisti Sportivi, una squadra-show che attraversava lo Stivale con un unico grande obiettivo: fare beneficenza attraverso il calcio. In una di queste indimenticabili tappe, anche Termoli visse la sua prima, straordinaria, volta. Fu organizzata una partita epica tra questa Nazionale dello Spettacolo e le Vecchie Glorie del calcio termolese. E inutile dirlo: Gino Cannarsa fu travolto da un’onda di entusiasmo che ancora oggi riecheggia nei racconti di chi c’era. Un pomeriggio di emozione, sport, ricordi e applausi, dove il cuore batteva forte e il tifo aveva il suono di una festa di paese. In campo, tra i volti noti del mondo dello spettacolo, riconosciamo con orgoglio Tony Santagata, amico vero di Termoli, tanto da costruirsi una casa qui da noi, diventando uno di famiglia. Con lui il mitico Ninetto Davoli, il simpaticissimo eterno ragazzo del cinema italiano; Sandro Ciotti, la voce che ha fatto la storia della radio con “Tutto il calcio minuto per minuto”; Maurizio Merli, il Commissario Betti della Roma Violenta, e ancora Gianni Cavina e tanti altri. Dall’altra parte, gli eroi locali, i nostri campioni. Alcuni immortalati nelle preziose foto messeci a disposizione da BC Foto – Famiglia Costanzo. Eccoli: il notaio Carlo D’Adderio, il volto leggendario di Peppino Perfetto dietro Ninetto Davoli, il generoso e instancabile Peppino Di Tomasso, Michele De Gregorio detto Jeppson, e poi la figura professionale e sportiva per eccellenza: Tonino Buccione, che ha calcato i campi della Serie A con la maglia del Bari e che ritrovò, proprio in quella giornata, il suo amico Sandro Ciotti. E ancora: Carmine Antrone, Basso Germinario (per tutti Bassone), Franco Perricone, Franco Cammarota, Bruno Salemme, Mario Tomarelli… E infine, una figura che merita una menzione speciale: Rocco De Gregorio, il custode e magazziniere del Termoli, ma per noi molto di più: un mito vero, un simbolo, una leggenda con le chiavi di mille storie nello spogliatoio. Molti di loro, purtroppo, oggi non sono più con noi. Ma ci restano le immagini, le emozioni, i sorrisi, le urla dagli spalti. Ci restano le strette di mano sudate, i cori improvvisati, i palloni sgonfi e i cuori gonfi. Uomini di sport, sì. Ma anche uomini di cuore. E soprattutto uomini che hanno scritto, a loro modo, la storia calcistica di questa città.

Michele Trombetta