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sabato 26 Aprile 2025
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Cinghiali a Termoli, la soglia dell’emergenza

TERMOLI. L’allarme cinghiali: le guardie ecologiche del Congeav l’hanno documentato in una relazione, che verrà trasmessa alle autorità competenti, in particolare alla Provincia di Campobasso, per l’attivazione del nucleo di Polizia Provinciale, contro la proliferazione degli ungulati in area urbana, a Termoli.

Le immagini che ieri sera abbiamo diffuso, col branco di cinghiali che correva in via Pertini, ovviamente hanno causato un notevole riverbero social, decine e decine di migliaia le visualizzazioni, così come tante interazioni e gli inevitabili commenti, che sono giunti dopo una settimana in cui i residenti di quella zona si sono sentiti quasi assediati, da via Firenze a via Mantova, da via Fortore a via Udine.

Dire che stanno prendendo possesso del territorio è senza dubbio esagerato, ma è chiaro che qualcosa andrà fatto, le stesse guardie ecologiche lo chiederanno nel rapporto che sarà stilato dopo l’intervento della serata di ieri tra la zona di San Pietro e Porticone.

I residenti hanno messo in evidenza a più riprese i rischi connessi a questa innaturale coabitazione, che chiaramente non riguarda solo Termoli e il basso Molise, ma molte zone del Paese.

Resta, comunque, quella evoluzione che da allarme sociale potrebbe diventare ‘emergenza’, per i rischi connessi sia alle coltivazioni, sempre depredate, che alla circolazione stradale, specie ora che con la bella stagione vedrà più motocicli e scooter in giro.

E’ tra i timori che i nostri lettori hanno sollevato proprio a corredo del video pubblicato ieri sera.

Le persone mostrano di temere queste presenze, fino a rinunciare persino alle passeggiate mattutine o serali, oppure nutrendo ulteriore preoccupazione quando portano fuori i propri cani.

Insomma, difficile poter immaginare una convivenza con animali selvatici che seppur abituandosi al contesto cittadino, come sta avvenendo, conservano il proprio istinto.

Non si tratta più di una nota di ‘folklore’, come poteva accadere ai primi avvistamenti. Di questo dovranno farsi carico le istituzioni.

Emanuele Bracone