SAN MARTINO IN PENSILIS. Una benedizione alla presenza del vescovo, monsignor Claudio Palumbo, che sta iniziando a vivere tutti i momenti significativi delle celebrazioni bassomolisane, quella di oggi, per la Carrese 2025.
A raccontarci la festa e il momento di devozione è il parroco, don Nicola Mattia.
«Ecco il grande giorno che a San Martino in Pensilis si attende per un anno.
E’ il grande giorno, il 30 aprile, che non è mai uguale all’anno precedente.
Ogni sammarinese, ovunque si trovi, oggi, almeno con un sospiro è qui, davanti alla chiesa in attesa della benedizione oppure in chiesa per un bacio all’effige del santo patrono, per una raccomandazione perché vinca il proprio carro e per una preghiera affinché nessuno si faccia male e tutto si svolga in clima di festa.
L’anno millenario della morte di San Leo rende tutto più particolare!
Anche questo 30 di aprile con i suoi tempi e i suoi riti ha un sapore di maggiore festa familiare. Tutti sentiamo San Leo ancora più vicino.
La comunità ha vissuto questo tempo scandendolo con la preghiera, la formazione e i ritmi della festa.
Secondo un calendario perpetuo il 2 maggio 1025, giorno della morte di San Leo, era un giovedì così, nei giovedì di Avvento e Quaresima incontrato testimoni di fede e di speranza che hanno aiutato a guardare al giubileo tenendo “Lo sguardo fisso su Gesù” come dice la Bibbia e contemporaneamente a “Nulla anteporre all’amore di Cristo” come insegna la regola di San Benedetto da San Leo vissuta per tutta la sua vita.
Il 23 aprile inizio della novena in onore del nostro Santo Patrono Leo, la riconsegna del palio da parte del carro che ha vinto la scorsa carrese, l’insediamento del busto – reliquiario e la celebrazione hanno dato inizio alle manifestazioni.
La presenza dei Cavalieri di San Timoteo al corteo che ha accompagnato il palio e il Busto – Reliquiario del luogo stabilito alla chiesa, ha dato un valore aggiunto al tutto.
Il 24 aprile, in una chiesa piena di persone, il gruppo “Teatriamo” con una lettura a più voci accompagnata da canti e immagini ha fatto vivere a tutti l’esperienza terrena di San Leo con una commozione palpabile. Il lungo applauso al termine della rappresentazione ha certamente dato atto agli attori della loro bravura e, contemporaneamente, ha sciolto il nodo in gola che l’emozione aveva generato nei presenti.
Il 25 aprile la staffetta delle ragazze e dei ragazzi del Real San Martino, insieme a tutti quelli che hanno voluto partecipare, ha allietato le strade della carrese con la gioia che solo le nuove generazioni sanno dare.
La novità degli “Altari di San Leo” a cura di alcune associazioni presenti nel territorio, hanno destato la curiosità e l’approvazione dei visitatori.
Il 26 aprile è stata la sera del film sulla carrese e San Leo realizzato da Alessandro Massenzio.
Il 27 aprile il torneo di calcio in onore di San Leo e le “Mille Scrippelle” a cura delle associazioni femminili della carrese hanno allietato la giornata.
La fiaccolata e la messa del popolo dei carri presieduta dal Vescovo di Termoli–Larino Claudio hanno segnato il 28 aprile.
In una chiesa gremita all’inverosimile, il Vescovo, nella sua omelia, ha contestualizzato la figura del santo nel periodo storico tra il X e l’XI secolo facendo dei paralleli con la complessità del nostro tempo e poi ha invitato i presenti a vivere la corsa dei carri con lo spirito degli Apostoli che corrono verso la tomba vuota di Gesù Risorto.
La “corsa dei carretti” dei più piccoli, la “Laudatione delle strade” da parte dei bambini insieme alla visita guidata al centro storico del paese hanno fatto da cornice alla “Laudatione delle Strade” che caratterizza il 29 aprile; giorno che si conclude con una serenata al santo da parte dei carri che alle porte della chiesa cantano la carrese nell’antichissima versione. E, col cuore in gola, siamo in attesa».




