TERMOLI. Un legame speciale, quello che Papa Francesco ha avuto con la nostra realtà, che si è rafforzato negli anni, a cominciare dall’incontro dell’autunno 2019.
Pochi mesi dopo, il pellegrinaggio di San Timoteo, nel gennaio 2020, ultimo degli avvenimenti prima del funesto Covid.
Da lì in avanti, continui scambi, incontri, testimonianze, udienze private – assieme alla partecipazione di quelle generali – soprattutto nell’amicizia stretta con don Benito Giorgetta, che ieri abbiamo ricordato attraverso le sue commosse parole, di cui è stato prefatore persino di un testo. Senza dimenticare il viaggio che il parroco ha compiuto sull’aereo papale a Lisbona, in occasione della Giornata mondiale della Gioventù 2023.
Il quarantennale della visita di Papa Giovanni Paolo II e la benedizione della prima pietra del villaggio Laudato Si’.
Videomessaggi, lettere e il messaggio che lo scorso anno ha divulgato per il pellegrinaggio della Madonna di Fatima a Termoli: “Una pioggia di misericordia”, con queste parole Papa Francesco definì il pellegrinaggio della Madonna di Fatima a Termoli, nella chiesa parrocchiale di San Timoteo, che si è avuto dal 27 aprile al 5 maggio 2024.
Tanti i momenti in cui Termoli, il basso Molise, la Diocesi di Termoli-Larino, hanno potuto contare sulla preghiera e sulla testimonianza di Papa Bergoglio, che lo scorso 7 dicembre ha nominato monsignor Claudio Palumbo nuovo vescovo.
Difficile ridestarli tutti, perché la sua presenza è stata costante, profonda, anche in occasione dell’anniversario stesso del pellegrinaggio del gennaio 2020.
Ricordiamo anche la partecipazione dei fedeli alla veglia di preghiera del 24 febbraio scorso, alla parrocchia-santuario di San Timoteo, immaginando un’adesione straordinaria a quella di domani sera, dalle 20 alla chiesa di San Francesco.
Dopo Giovanni Paolo II, a nemmeno un anno e mezzo di avvio dal Pontificato, non possiamo non citare la visita di Papa Francesco che avvenne nel Molise, il 5 luglio 2014.
Emanuele Bracone
