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venerdì 23 Maggio 2025
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Scontro acceso in aula su inchiesta ed “Energia Pulita”, maggioranza respinge l’assalto dell’opposizione

TERMOLI. Nel Consiglio comunale di Termoli acceso dibattito politico riguardante la mozione presentata dalla minoranza, che chiedeva la sospensione del contratto tra il Comune e la società Energia Pulita Srl, coinvolta nella maxi inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Campobasso, con 45 persone e due aziende indagate, tra cui Energia Pulita.

La richiesta della minoranza

La mozione, illustrata da Manuela Vigilante, chiedeva la sospensione cautelativa del contratto e l’istituzione di una commissione consiliare speciale per esaminare gli atti amministrativi relativi alla società dal 2020 al 2023. I consiglieri di opposizione, tra cui Scurti, Stumpo, Mileti e Orlando, hanno sottolineato la necessità di garantire

trasparenza e tutelare l’interesse pubblico.

La posizione della maggioranza

La maggioranza di centrodestra, guidata dal sindaco Nico Balice, ha respinto la mozione, 19-5, difendendo l’operato dell’amministrazione e minimizzando le accuse. Balice ha dichiarato: “Termoli non è Gomorra”, criticando il modo in cui la minoranza ha affrontato la questione. La maggioranza ha votato compatta contro la proposta, con interventi di Fabrizio, Mottola, Sabella, Felice e Terone.

Il contesto dell’inchiesta

Secondo gli inquirenti, Energia Pulita Srl avrebbe aggirato le normative ambientali per incrementare i profitti, smaltendo rifiuti pericolosi e falsificando documenti. L’ex sindaco di Termoli e attuale presidente della Regione Francesco Roberti è coinvolto nell’inchiesta.

Il dibattito ha evidenziato profonde divisioni politiche e ideologiche tra maggioranza e opposizione. La minoranza insiste sulla necessità di trasparenza e controllo, mentre la maggioranza difende la continuità amministrativa. La vicenda continua a suscitare interrogativi sulla gestione dei rifiuti e sulla fiducia nelle istituzioni.

In apertura dei lavori, osservato su invito del presidente del Consiglio comunale, Annibale Ciarniello, un minuto di raccoglimento per la morte di Papa Francesco.