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venerdì 18 Aprile 2025
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Termolesi brava gente: Oscar De Lena, il cantore del borgo antico

TERMOLI. Termolesi brava gente… c’è chi la storia la custodisce con amore. Oscar De Lena, 81 anni, con lo spirito curioso e vivace di un ventenne, è una figura cardine della comunità termolese. È noto per il suo instancabile impegno nel campo della cultura e nella salvaguardia della memoria storica della città. Da oltre dieci anni è presidente dell’Archeoclub di Termoli, un’associazione che lavora con passione per proteggere e valorizzare il patrimonio storico e archeologico locale. Accanto a questo impegno culturale, Oscar vanta una lunga carriera come consulente tecnico nel settore della vetratura automobilistica, con oltre trent’anni di esperienza al fianco di aziende come Pilkington Automotive e Nsg. Una vita professionale intensa, che lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo, guadagnando stima e riconoscimenti.

Riconfermato alla guida dell’Archeoclub, continua a trasmettere la sua passione per la storia alle nuove generazioni, intervenendo nelle scuole o accogliendo studenti desiderosi di conoscere le radici della propria città. Durante la nostra intervista ha dimostrato ancora una volta la sua lucidità impressionante, ricordando con precisione date, eventi e protagonisti della Termoli di ieri e di oggi. Oscar ha partecipato a quasi 30 trasmissioni televisive nazionali in qualità di esperto e consulente storico. Tra le amicizie che più ha custodito nel cuore, spicca quella con Carlo Cappella, autentica icona della tradizione culturale termolese. Negli ultimi dieci anni della sua vita, Oscar ha condiviso con lui più tempo di quanto ne condividesse con la sua stessa famiglia. Di questa profonda amicizia, ci ha donato un’immagine che colpisce l’anima: una fotografia che parla da sola. Due uomini anziani, ripresi di spalle, camminano mano nella mano verso la torretta belvedere. Due amici, due compagni di una vita: Carlo Cappella e Basso Ragni. Fu Oscar stesso a scattarla, il 1° settembre 2007. A rivederla oggi, quella foto fa stringere il cuore. È come se Oscar, in quel momento, avesse inconsciamente colto un segno del destino. Quei due amici, ritratti insieme in quel gesto semplice e potente, sembravano incamminarsi per l’ultima volta, verso l’ignoto. Un dettaglio che fa venire i brividi: Carlo e Basso lasciarono questa vita a distanza di appena un giorno l’uno dall’altro. E allora quella fotografia non è solo un ricordo: è un messaggio, un piccolo miracolo di tenerezza e destino intrecciati. È l’istantanea di un’amicizia vera, che non si è mai spenta. È il saluto silenzioso di due anime che, insieme, hanno fatto un ultimo passo verso l’eternità, mano nella mano.

Michele Trombetta