X
lunedì 28 Aprile 2025
Cerca

Al traguardo dei cento anni guarda ancora al futuro, la lezione di vita di Antonio Pollice

TERMOLI. Con accanto i figli Ginetto e Antonella, nell’abbraccio di familiari, amici, coloro che hanno accompagnato la sua missione imprenditoriale e l’omaggio dell’amministrazione comunale, Antonio Pollice ha festeggiato oggi i suoi primi 100 anni.

Al residence che porta il suo cognome, sul litorale Nord di Termoli, decine e decine le persone che hanno partecipato alla festa di compleanno, condotta da Stefano Leone, che si è esibito anche come fisarmonicista, assieme al chitarrista Basso Cannarsa, alla presenza del sindaco Nico Balice, del vice Michele Barile, degli assessori Enrico Miele, Michele Cocomazzi, Silvana Ciciola, Paola Cecchi e Mariella Vaino.

Tra i momenti da ricordare, la lettera dedicata al padre dalla figlia Antonella, l’intervento del primo cittadino, la lettura di un profilo biografico scritta da Beni Cianci, e diffusa da Leone, il ‘biglietto d’auguri’ parlante con l’avvocato Mimmo Bruno e la consegna della targa da parte del Comune di Termoli, oltre agli intermezzi musicali, col taglio della torta e il discorso, breve, ma incisivo e accorato del festeggiato, accolto da uno striscione all’esterno della struttura ricettiva e da una coreografia curata in ogni dettaglio all’interno.

È un’intera comunità quella che oggi si stringe intorno ad Antonio Pollice, celebrando non solo un traguardo personale straordinario, ma anche una pagina importante della storia locale. Con il raggiungimento dei cento anni di età, Antonio diventa simbolo di un percorso di vita che intreccia famiglia, lavoro e crescita della città di Termoli.

A Pollice anche l’omaggio del Lions international, col futuro Governatore Stefano Maggiani.

Nato a Guglionesi il 26 aprile 1925, da Luigi e Maria, Antonio ha conosciuto presto il sacrificio: a soli 14 anni, infatti, iniziava a lavorare come muratore accanto al padre. Passione, intelligenza e determinazione lo hanno guidato lungo un cammino di crescita personale e professionale che lo ha visto, in breve tempo, trasformarsi da apprendista a maestro muratore, fino a diventare un apprezzato imprenditore edile.

In anni difficili, senza mezzi di trasporto, Antonio e la sua squadra raggiungevano a piedi località come Nuova Cliternia e Chieuti, per costruire case rurali della Riforma fondiaria. Attraversavano il greto del fiume Biferno anche d’inverno, trasportando a spalla materiali pesanti, affrontando le asperità con coraggio e dedizione. Fatica e sacrificio che Antonio ha sempre affrontato con la passione per il proprio mestiere e la forza di un impegno incrollabile.

Con il boom economico del dopoguerra, Termoli si trasformava e cresceva, e Antonio Pollice diveniva protagonista di questa rinascita. Il suo lavoro contribuì allo sviluppo edilizio della città, mentre in ambito familiare incarnava i valori di serietà, operosità e continuità. Accanto a lui la moglie Rosa, e poi i figli Luigi e Antonella, hanno saputo raccogliere e custodire il suo insegnamento, tramandandolo alle generazioni successive.

Antonio Pollice non è stato solo un imprenditore di successo, ma anche un uomo di grande saggezza e vivacità intellettuale, capace di affrontare la vita con ottimismo e praticità, attingendo a una cultura antica fatta di proverbi, battute e insegnamenti preziosi.

Il traguardo dei cento anni rappresenta per lui il frutto di una vita misurata, disciplinata e profondamente radicata nei valori più autentici. Un patrimonio umano e morale che rimane come esempio prezioso per la sua famiglia e per tutta la comunità di Termoli.

A nome di tutta la città, giunga ad Antonio Pollice l’augurio più sincero di poter continuare ancora a lungo a offrire il suo esempio luminoso e il suo insegnamento di vita.