TERMOLI. Stanchi di lamentele senza soluzioni, un gruppo di cittadini ha creato il gruppo WhatsApp di quartiere “Difesa Grande”, trasformandola in una vera piazza digitale.
Qui i problemi diventano opportunità: ogni membro è parte attiva del cambiamento, con la consapevolezza che “quel qualcuno sono io”. Questa è l’essenza del gruppo: quando mi chiedo “cosa posso fare io?” anziché “chi dovrebbe farlo?”, le cose cambiano davvero. Se tratto il quartiere come casa mia – dove vivo, lavoro, porto i bambini, faccio la spesa – le risposte che cerco arriveranno naturalmente.
La forza sta proprio in questo approccio collettivo: io raccolgo quella carta, io segnalo quel problema, io do l’esempio. E quando ognuno fa la propria parte, dalle piccole azioni nascono grandi cambiamenti.
La vigilanza condivisa ha persino contribuito a prevenire furti in appartamento – i malintenzionati tendono a evitare aree dove i cittadini sono attenti e presenti. Durante un grosso incendio alle porte del quartiere, mentre l’amministrazione interveniva con tempestività, i residenti si sono autonomamente organizzati, offrendosi riparo e supporto reciproco anche tra perfetti sconosciuti.
Questo spirito collaborativo si estende naturalmente al dialogo con le istituzioni. La politica diventa così uno strumento nelle mani dei cittadini consapevoli, non il contrario. Grazie a questo confronto costruttivo con tutte le parti si è scongiurato un dimensionamento scolastico estremamente penalizzante per il quartiere, sono stati installati nuovi giochi per bambini, migliorata la sicurezza stradale e create nuove aree parcheggio per disabili.
L’esperienza di Difesa Grande, che opera sempre nel pieno rispetto della privacy e della legge, vuole essere un esempio virtuoso per tutti gli altri quartieri di Termoli. Immaginiamo un futuro in cui ogni zona della città abbia la sua rete di cittadini attivi, che poi convergano in una grande piazza digitale per l’intera comunità termolese!
E un pensiero va anche a chi ha recentemente compiuto atti vandalici: questa comunità rimane uno spazio aperto dove tutti possono ritrovare un senso di appartenenza. Creare legami, conoscenze, opportunità: unire è sempre meglio che dividere e alla fine ci guadagnano tutti.
Chi dovrebbe creare il gruppo WhatsApp del prossimo quartiere? Io. Partendo dai miei conoscenti, amici, parenti, colleghi, compagni di scuola.