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giovedì 17 Aprile 2025
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Eros e Leon non ce l’hanno fatta, investiti da un treno

TERMOLI. Purtroppo, i due pastori tedeschi, Eros e Leon, di cui avevamo dato notizia dell’allontanamento sono morti.

«Buonasera a tutti. Purtroppo, questo pomeriggio abbiamo ritrovato i nostri due pastori tedeschi, padre e figlio, morti, investiti da un treno sotto Rio Vivo. La morte è avvenuta sicuramente ieri, dopo circa mezz’ora dalla fuga, per via di un testimone oculare. Ecco perché non li trovavamo in nessun posto.

Il personale di Trenitalia è stato gentilissimo, permettendoci il recupero dei corpi in tutta sicurezza. Ringrazio pubblicamente gli amministratori del gruppo che, creandolo, non solo fanno ritrovare animali, ma spesso ne salvano la vita.

Purtroppo, e a malincuore, devo confessare che, per via di quelle persone che non rispettano le regole del gruppo (spesso offendendo e malignando all’inverosimile), non ho pubblicato subito il post dell’ennesima fuga dei nostri cani, sperando di recuperarli in pochi minuti, massimo una mezz’ora, come successo altre volte, ed evitare una valanga di brutti commenti.

Questo è gravissimo e non deve succedere più a nessuno di avere timore di pubblicare un post per colpa di qualche individuo! Ne può valere la vita di un animale!

Purtroppo, per chi ha un barboncino, un gatto o comunque un cane di appartamento, è facile tenerlo a bada e sembra assurdo che scappi. I più ignoranti potrebbero pensare che si allontani per maltrattamento o mancanza di libertà, ma non è così. Avere vari cani, e soprattutto pastori che fanno branco, non è solo un impegno economico, ma molto di più. Provare per credere.

Per il bene di tutti i prossimi animali smarriti, vi prego: non giudicate, dite il vero, non inventate presunte aggressioni o danni arrecati, segnalazioni di avvistamenti di cani differenti dalle foto. In poche parole, siate solo utili ad aiutare chi sta soffrendo ed è preoccupato per aver smarrito un animale.

Scusate per il lungo messaggio. Grazie mille a tutti quelli che hanno cercato di aiutarci a ritrovarli», la testimonianza di Andrea Stramenga.