X
domenica 27 Aprile 2025
Cerca

Fine vita: «Molise parte attiva del percorso»

MOLISE. È stata depositata oggi in Consiglio regionale del Molise la proposta di legge promossa dall’Associazione Luca Coscioni, intitolata: “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”.

La prima firmataria è la consigliera regionale del Partito Democratico Alessandra Salvatore, affiancata da altri dieci consiglieri provenienti sia dalla maggioranza che dall’opposizione. L’iniziativa mira a regolamentare l’accesso alla morte volontaria medicalmente assistita, nei casi stabiliti dalla Corte Costituzionale, garantendo tempi e procedure certe.

La proposta si basa sulla sentenza n. 242 del 2019 della Corte Costituzionale, relativa al caso “Cappato – DJ Fabo”, che ha depenalizzato l’aiuto al suicidio in specifiche condizioni. Il testo si inserisce nella campagna nazionale “Liberi Subito”, che l’Associazione Luca Coscioni sta promuovendo in tutte le Regioni italiane.

Tra i punti chiave della proposta:

  • La persona richiedente sarà presa in carico da una commissione multidisciplinare permanente, che dovrà pronunciarsi entro 20 giorni.
  • Il parere comprenderà anche una valutazione clinica e il coinvolgimento del Comitato Etico.
  • In caso di esito positivo, la Regione dovrà fornire entro 7 giorni il supporto tecnico e farmacologico.
  • L’intero iter dovrà concludersi entro 30 giorni dalla richiesta.
  • Le prestazioni sanitarie saranno gratuite, senza costi per il richiedente né nuovi oneri per il bilancio regionale.

La proposta ha ottenuto ampio consenso trasversale, con adesioni da Pd, M5S, Fratelli d’Italia e Lega, a dimostrazione di come il tema non sia trattato in modo ideologico, ma come una questione di civiltà e rispetto per le persone che convivono con sofferenze irreversibili.

Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato:

“L’accesso al suicidio medicalmente assistito è già legale in Italia in forza di una sentenza della Corte Costituzionale che ha valore di legge. Chiediamo che il Servizio Sanitario Regionale possa rispondere con tempi certi alle richieste. In Toscana la nostra proposta è già legge dal 2 aprile. Il Molise può ora essere parte attiva di questo percorso.”

Intanto, l’Associazione ha anche richiesto accesso agli atti in tutte le Regioni italiane per ottenere dati sulle richieste di suicidio assistito dal 2020 a oggi. Il Molise risulta tra le cinque Regioni che non hanno risposto, venendo meno agli obblighi di trasparenza amministrativa.

Proprio l’assenza di dati ufficiali rende, secondo l’associazione, ancora più urgente l’approvazione della legge, per uscire da una situazione di opacità e incertezza, e garantire un percorso chiaro e rispettoso del diritto all’autodeterminazione.