CAMPOBASSO. E’ stata presentata questa mattina, lunedì 14 aprile 2025 alle ore 10 e 15 nella sala della biblioteca “Lello Lombardi” del Consiglio regionale del Molise, in via IV Novembre, a Campobasso, la proposta di legge per l’attuazione delle sentenze della Corte Costituzionale sul fine vita.
Dopo la Toscana, dove la legge è in vigore da pochi giorni, anche il Molise ha depositato la sua PdL per applicare quanto disposto dalla Consulta con le sentenze n. 242/2019 e n. 135/2024 e definire ruoli, tempi e procedure per l’accesso al suicidio medicalmente assistito. La proposta, di cui Alessandra Salvatore è prima firmataria, è stata sottoscritta anche dai consiglieri regionali Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli, Angelo Primiani, Roberto Gravina, Andrea Greco, Massimo Romano e, per la maggioranza, da: Armandino D’Egidio, Stefania Passarelli e Massimo Sabusco. Collegata in videoconferenza l’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’associazione Luca Coscioni oltre a diversi rappresentanti di Cellula Molise della Luca Coscioni. Ribadito che un fine vita dignitoso per chi, consapevolmente, sceglie di mettere fine alle proprie sofferenze è un diritto già riconosciuto, la proposta, che tutti i presenti hanno auspicato possa essere approvata all’unanimità dell’intera assemblea legislativa molisana, indica le competenze regionali, i tempi e anche ciò che spetterebbe ad Asrem senza impattare suo bilancio regionale e senza andare in contrasto col Piano di rientro essendo l’iniziativa perfettamente coerente col raggiungimento dei Lea. Regioni come il Molise (e, a breve, anche Umbria e Trentino) vanno a colmare l’assenza di una legge nazionale dopo svariati pronunciamenti di Tribunali che hanno più volte imposto verifiche rapide della condizione del paziente per evitargli ulteriori sofferenze e condannato le Asl inadempienti.
Il documento
La Corte Costituzionale, con le sentenze citate, ha stabilito che non è punibile chi agevola il suicidio di una persona che si trova in specifiche condizioni: affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze intollerabili, tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli. La PDL nasce dall’esigenza di tradurre in pratica questi principi, definendo le modalità operative che le strutture sanitarie regionali devono seguire.
I punti chiave
- Requisiti di accesso: La PDL elenca con precisione i requisiti che una persona deve possedere per poter accedere al suicidio medicalmente assistito. Questi includono l’essere affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze intollerabili, l’essere tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale, l’essere pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli e l’aver espresso in modo chiaro e univoco la volontà di suicidarsi.
- Commissione multidisciplinare: Un elemento centrale della PDL è l’istituzione, entro 15 giorni dall’entrata in vigore della legge, di una Commissione multidisciplinare permanente presso ogni ASReM. Questa commissione sarà composta da medici specialisti in diverse discipline (palliativista, psichiatra, anestesista, psicologo, medico legale, infermiere) e avrà il compito di verificare il possesso dei requisiti da parte del richiedente e di definire le modalità di attuazione del suicidio medicalmente assistito.
- Procedura e tempi: La PDL stabilisce un iter procedurale preciso, scandito da tempi perentori. La domanda di accesso al suicidio medicalmente assistito va presentata all’ASReM, corredata dalla documentazione sanitaria. La verifica dei requisiti deve concludersi entro 20 giorni, mentre l’intera procedura, comprensiva della definizione delle modalità di attuazione, non deve superare i 30 giorni.
- Modalità di attuazione: La PDL prevede che, una volta verificati i requisiti, la Commissione definisca le modalità di attuazione del suicidio medicalmente assistito, garantendo la dignità della persona, evitando sofferenze e prevenendo abusi. Il richiedente può anche proporre un protocollo redatto dal proprio medico di fiducia.
- Supporto e gratuità: L’ASReM è tenuta a fornire, entro 7 giorni dalla richiesta, i farmaci e l’assistenza sanitaria necessari per l’autosomministrazione del farmaco, secondo il protocollo approvato. La PDL sancisce la gratuità delle prestazioni e dei trattamenti relativi al suicidio medicalmente assistito.
- Clausola di invarianza finanziaria: Infine, la legge prevede una clausola di invarianza, specificando che la sua entrata in vigore non comporta nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale.
Le agioni
La proposta di legge si fonda sulla necessità di garantire l’effettività di un diritto fondamentale, evitando che le persone malate debbano affrontare lunghe e dolorose battaglie legali per ottenere ciò che la Corte Costituzionale ha riconosciuto. Come evidenziato nella relazione illustrativa, i casi di Federico Carboni, Fabio Ridolfi e altri, hanno mostrato le criticità legate all’assenza di una normativa chiara e alle disparità di trattamento tra le diverse aziende sanitarie.
Conclusioni
La proposta di legge del Consiglio Regionale del Molise rappresenta un tentativo di dare una risposta concreta e operativa alle indicazioni della Corte Costituzionale in materia di suicidio medicalmente assistito. In attesa di una legge nazionale che disciplini organicamente la materia, questa iniziativa regionale si propone di tutelare i diritti delle persone malate e di fornire un quadro di riferimento chiaro e certo per le strutture sanitarie.
