TERMOLI. Un viaggio di fede e speranza. Quello dei 50 fedeli partiti nella notte da Termoli per raggiungere la capitale.
«Alla buon’ora, quando la città ancora dormiva, siamo partiti da Termoli alle 2 del mattino, a bordo di un pullman carico di emozioni e aspettative. Cinquanta cuori, un solo cammino: partecipare alla Messa celebrata dal Cardinale Pietro Parolin, momento culminante del Giubileo degli Adolescenti.
«Avremmo dovuto assistere alla tanto attesa canonizzazione del Beato Carlo Acutis, giovane testimone della fede, ma la recente scomparsa del Santo Padre ha sospeso ogni cerimonia di canonizzazione. Nonostante ciò, la nostra gioia e la nostra voglia di testimoniare la fede non si sono spente.
Alla tre giorni del Giubileo ha preso parte anche una nutrita delegazione di 150 giovani della diocesi di Termoli-Larino, accompagnati da alcuni sacerdoti.
Giorni intensi, ricchi di incontri, sorrisi, preghiera e condivisione: un’esperienza che resterà per sempre nei nostri cuori, guidandoci nel cammino della vita.
“Non io, ma Dio” — come amava ripetere Carlo Acutis — oggi risuona ancora più forte nelle nostre anime».
