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mercoledì 14 Maggio 2025
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Il cammino dei Sepolcri: tra fede, simboli e silenzio

TERMOLI. Il Giovedì Santo e il cammino dei Sepolcri: tra fede, simboli e silenzio.

A Termoli, come altrove, il Giovedì Santo rappresenta una delle ricorrenze più sentite e partecipate della Settimana Santa. È un giorno che unisce memoria e devozione, silenzio e raccoglimento, attraverso un rituale antico che si rinnova ogni anno con la stessa intensità: la visita agli altari della reposizione, noti come i “Sepolcri”.

Questo giorno segna la fine della Quaresima e l’inizio del Triduo Pasquale. Si celebra la Missa in Coena Domini, in cui viene rievocato l’atto umile e sconvolgente di Gesù che lava i piedi ai suoi discepoli, simbolo di servizio e amore. È anche il giorno dell’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio, nonché del comandamento dell’amore fraterno.

Per vivere pienamente questo momento di spiritualità e tradizione, abbiamo compiuto un piccolo ma significativo tour nelle chiese del centro della città di Termoli, lasciandoci guidare dalla luce delle candele e dai segni visibili di una fede che si fa gesto e bellezza.

Cattedrale di Santa Maria della Purificazione

Nel cuore del borgo antico, la maestosa Cattedrale accoglie i fedeli in un’atmosfera intrisa di sacralità. L’altare della reposizione, allestito con eleganza e semplicità, custodisce l’Eucaristia tra veli porpora, candele tremolanti e simboli pasquali. Il silenzio che avvolge la cripta e la navata crea un tempo sospeso, dove il presente si fonde con il mistero del passato.

Santuario di San Timoteo

Proseguendo il cammino, ci siamo fermati al Santuario dedicato al patrono della città. Qui il Sepolcro si distingue per la sua ricchezza simbolica, segni di vita e rinascita.

Chiesa di Sant’Antonio

L’ultima tappa del nostro percorso ci ha condotti nella chiesa di Sant’Antonio, dove l’altare della reposizione è un vero e proprio scrigno di luce e speranza. I fedeli, raccolti in preghiera, formano un unico corpo che si stringe attorno all’Eucaristia. I simboli esposti raccontano la Passione ma preannunciano già la luce della Resurrezione.

In tutte e tre le chiese abbiamo trovato cura nei dettagli e un forte senso di comunità. L’allestimento degli altari non è solo estetico, ma un atto d’amore, un servizio fatto con il cuore da volontari, confraternite, sacerdoti e semplici parrocchiani.

Come da tradizione, molti fedeli hanno visitato almeno tre “Sepolcri”, in segno di devozione e memoria. Durante il canto del Gloria, le campane hanno suonato per l’ultima volta: da quel momento, il silenzio accompagnerà la comunità cristiana fino alla notte della Veglia Pasquale, quando la luce della Resurrezione spezzerà il buio.

Il Giovedì Santo a Termoli è un’esperienza che va oltre la religione: è identità, è radice, è emozione. Un cammino di fede e bellezza che ogni anno rinnova il suo messaggio eterno: “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”.