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domenica 4 Maggio 2025
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Il trasporto integrato volano di sviluppo turistico

Immagine realizzata con AI.

TERMOLI. Il Molise è pronto a rimettersi in cammino?

In un tempo in cui la mobilità rappresenta molto più di uno spostamento da un punto all’altro, la nostra regione si interroga sul futuro e si apre a nuove opportunità, con l’obiettivo di connettersi finalmente in modo efficace ai grandi flussi nazionali ed europei, non solo per offrire maggiori servizi ai cittadini, ma anche per stimolare l’economia, sostenere il turismo e combattere l’isolamento che per decenni ha penalizzato le aree interne. In questi giorni sono emersi due documenti significativi, due visioni che si intrecciano e si rafforzano a vicenda: la lettera inviata dalla UilTrasporti Molise alle istituzioni regionali, e la relazione tecnica elaborata per avviare un sistema di mobilità multimodale tra Campobasso e l’aeroporto di Pescara.

Due voci, quella sindacale e quella operativa, che puntano nella stessa direzione: costruire un Molise più accessibile, più integrato, più moderno. Attraverso una comunicazione formale indirizzata al Presidente della Regione Francesco Roberti, al consigliere delegato ai Trasporti Roberto Di Pardo e ad altri rappresentanti del governo regionale, ha proposto l’istituzione di nuove tratte di trasporto pubblico locale con un taglio turistico e interregionale. In particolare, l’idea è di creare collegamenti diretti tra Termoli, Campobasso, Isernia e le grandi città di Roma e Napoli, includendo fermate strategiche presso gli aeroporti di Fiumicino, Ciampino e Capodichino.

Un’infrastruttura pensata per i viaggiatori, certo, ma anche per i molisani che ogni giorno affrontano spostamenti complessi per lavoro, studio o cure mediche. Non si tratta solo di una proposta tecnica, ma di una visione di sviluppo che punta a restituire centralità al territorio.

Secondo il sindacato, queste tratte avrebbero un impatto positivo immediato sull’intero sistema regionale, rafforzando la coesione tra le aree interne e i principali snodi infrastrutturali, e offrendo una reale alternativa di mobilità sostenibile. La UilT sottolinea però che per rendere concreto tutto questo è fondamentale predisporre da subito risorse economiche adeguate, in grado di compensare i chilometri aggiuntivi che le aziende di trasporto dovranno affrontare. Solo così si potrà garantire la sostenibilità dei nuovi servizi, senza ricadute negative sull’occupazione o sulla qualità del lavoro. Accanto alla tutela dei lavoratori e al rilancio del Tpl, la proposta tocca anche temi fondamentali come il welfare aziendale, i contratti integrativi e l’incentivazione del personale viaggiante. Un approccio umano e concreto, che lega il progresso infrastrutturale a quello sociale, tenendo insieme i diritti dei lavoratori e le esigenze dei cittadini. In parallelo, prende forma una proposta operativa già pronta a partire entro la fine di aprile: un sistema integrato di mobilità bus + aereo tra Campobasso e l’Aeroporto d’Abruzzo di Pescara, con la partecipazione attiva della Sati di Campobasso. Si tratta di un progetto che ha il merito di partire dalla realtà esistente – l’autolinea Campobasso–Pescara – e migliorarla con una semplice ma strategica novità: l’introduzione di una fermata diretta presso lo scalo abruzzese.

Questa fermata, inserita su tutte le corse giornaliere della Sati, permetterà ai viaggiatori di raggiungere facilmente l’aeroporto e di beneficiare di un’ampia rete di voli nazionali e internazionali. I dati parlano chiaro: sono previste oltre trenta coincidenze settimanali tra autobus e voli, con un tempo di attesa massimo di un’ora e mezza, e ben quarantaquattro voli in coincidenza ogni settimana. Da Pescara si potrà volare direttamente verso Milano, Torino, Bruxelles, Praga, Malta, Londra, Catania, Alghero, Cracovia, Trapani e molte altre destinazioni. Allo stesso modo, i turisti in arrivo potranno proseguire comodamente in autobus fino al cuore del Molise.

Il progetto Sati rappresenta dunque un primo esempio concreto di intermodalità efficace: semplice, funzionale, pensato per migliorare la vita quotidiana delle persone. E si inserisce perfettamente nella visione tracciata dalla UilT, che punta a una mobilità capace di generare valore aggiunto, occupazione, sviluppo economico e maggiore qualità della vita. A tenere insieme queste due proposte è la consapevolezza che il tempo a disposizione è poco. L’estate è ormai alle porte e il rischio, se non si interviene subito, è quello di perdere l’ennesima occasione per fare del Molise una meta attrattiva, ben collegata, pronta ad accogliere i flussi turistici. La UilT ha già espresso la disponibilità a partecipare a tavoli tecnici e consigli regionali monotematici, offrendo il punto di vista degli operatori del settore. L’auspicio è che il confronto istituzionale si apra rapidamente, e che la politica colga l’urgenza di un cambiamento che non può più essere rinviato.

Il Molise non può più permettersi di restare ai margini. I suoi cittadini, le sue imprese, i suoi giovani hanno bisogno di un sistema di trasporti efficiente, accessibile, integrato con il resto del Paese e con l’Europa. La mobilità, in questo scenario, diventa una leva fondamentale per uscire dall’isolamento, per attrarre investimenti, per costruire un’identità moderna e competitiva.

Emanuele Bracone