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mercoledì 21 Maggio 2025
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Musica, memoria e impegno civile: l’inno alla libertà

SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI. Un 25 Aprile dal sapore profondo, autentico, vissuto non solo come ricorrenza ma come rinnovato impegno collettivo. È con questo spirito che si celebra la Festa della Liberazione, unendo musica, memoria e riflessione in un gesto semplice ma carico di significato.

Protagonista dell’omaggio musicale è Luigi Rosati, conosciuto affettuosamente come “Gino”, figura storica del panorama musicale locale. Ex insegnante di musica, animatore di band molisane negli anni della gioventù e autore di una raccolta di canti natalizi molto apprezzata, Rosati torna oggi a far parlare di sé con un brano dal titolo evocativo: “Inno alla Libertà”, arrangiato e interpretato da Tarquinio Ritota.

Dopo anni di silenzio creativo, Rosati aveva rispolverato i suoi spartiti e, grazie alla collaborazione con Ritota, ha diede nuova vita a melodie nate dal cuore e dalla memoria. «La mia musica – racconta – è sempre stata rivolta ai giovani, per trasmettere loro passione, emozione e consapevolezza. La libertà va sentita, va vissuta e soprattutto tramandata».

Un messaggio che si intreccia con le parole dello storico locale Oscar De Lena, che nel giorno della Liberazione volle ricordare, soprattutto ai più giovani, il significato profondo del 25 Aprile.

«Celebriamo il coraggio di uomini e donne che, durante la Resistenza, hanno scelto di lottare contro l’oppressione nazifascista – le parole De Lena –. Erano partigiani di ogni età e provenienza sociale, uniti dal desiderio di restituire all’Italia la libertà e la dignità. Il 25 aprile 1945 segna la fine di un incubo, ma anche l’inizio di un nuovo cammino fondato su democrazia, uguaglianza e rispetto dei diritti».

Un insegnamento ancora attuale, che oggi trova nuova voce attraverso la musica e l’impegno civile. A San Giacomo degli Schiavoni, il 25 Aprile non è solo una data sul calendario: è un’eredità viva, che continua a risuonare, nota dopo nota, generazione dopo generazione.