TERMOLI. Mesi di ‘lavoro ai fianchi’, per così dire, compresa la nostra homepage, basti ricordare anche le parole di Rocco Papaleo della scorsa estate. Ora sulla Film Commission, c’è una convergenza ‘parallela’.
«A nome di tutti i lavoratori e promotori dell’industria audiovisiva che ogni giorno contribuiscono a creare cultura nella nostra Regione. Verso la nascita della Fondazione Molise Film Commission: un passo storico per lo sviluppo culturale, occupazionale e identitario della Regione.
Il Molise è pronto a compiere un passo decisivo verso la valorizzazione del proprio territorio, delle proprie competenze e della propria creatività.
Dopo un lungo lavoro di confronto, condivisione e progettualità, si avvicina concretamente la nascita della Fondazione Molise Film Commission, uno strumento strategico in grado di connettere il mondo della Produzione Cinematografica e Audiovisiva, che miri a valorizzare le bellezze e le potenzialità del Molise.
Sin dall’inizio è stato da noi condiviso un percorso di confronto con le Istituzioni coinvolgendo anche l’ Associazione Italiana Film Commission (IFC) nelle persone del Presidente Jacopo Chessa e del Vice-Pesidente Fabio Abagnato.
La Fondazione è considerata la forma più adatta per una Film Commission in quanto offre affidabilità (destinata a durare nel tempo), autonomia finanziaria (beneficiando di fondi privati oltre ai finanziamenti pubblici) e un approccio più strategico e di lungo periodo, rispetto alle altre forme organizzative.
La Fondazione garantisce un supporto tecnico nelle fasi di sviluppo, produzione, distribuzione e promozione di un prodotto audiovisivo, promuovendo nel contempo il territorio, la formazione professionale, l’occupazione e la cultura. Questo processo ha bisogno di competenze specifiche e di essere gestito da un ente autonomo in grado di seguire tutta la filiera.
Inoltre tutte le Film Commission regionali, basate legislativamente sulla medesima struttura (17 su 19 sono Fondazioni), consentono a tutte le produzioni, soprattutto quelle internazionali, di conoscere modalità e modelli di funzionamento, evitando incertezze in un processo produttivo complesso ed oneroso. Ed è fondamentale far parte del “sistema Italia” specie per una regione piccola come il Molise. E’ vitale far parte del “sistema cinema delle regioni”, un settore che si differenzia per peculiarità e organizzazione da tutte le altre forme di cultura, che ha bisogno di un ente di gestione specifico e autonomo che coinvolga professionisti e tecnici con comprovata esperienza nel settore dell’audiovisivo, evitando inutili carrozzoni.
Oggi, dopo quasi vent’anni di tentativi, siamo finalmente a un passo da un risultato che appartiene a tutta la comunità molisana.
Non è il tempo delle rivendicazioni personali o delle paternità politiche, ma della consapevolezza che l’unica vera vittoria è quella di un Molise unito, capace di avere una voce autorevole e riconoscibile nell’industria cinematografica nazionale e internazionale. Questa è una conquista che riguarda tutti i molisani, perché porta con sé una promessa concreta: offrire nuove ispirazioni lavorative e formative, soprattutto ai nostri giovani, che troppo spesso sono costretti ad abbandonare la propria terra per inseguire sogni altrove.
Abbiamo tutti il dovere di mettere da parte le bandiere, di superare i personalismi, e di agire insieme per il bene comune ed è questo l’appello che rivolgiamo a chi oggi ha l’onore e l’onere di rappresentarci: non c’è momento più nobile di questo per scegliere la condivisione, per pensare al futuro, e per credere – davvero – che il cinema possa diventare la nuova casa dei sogni di questa terra meravigliosa.
L’unità è il più grande gesto d’amore che possiamo donare al Molise».