TERMOLI. Messaggiava con il suo papà mentre è precipitata dal viadotto della Bifernina ed è morta a poco più di vent’anni. Questa ed altre tristi storie di vite spezzate al volante servono oggi da deterrente per i giovani prossimi automobilisti, perché non commettano anche loro gli stessi errori. Ed è questo il messaggio che porta di scuola in scuola il progetto Icaro e che questa volta ha visto interessati gli studenti dell’istituto tecnico industriale Ettore Majorana di Termoli. Due incontri, quattro ore intense di confronto con gli agenti della polizia stradale, di video-testimonianze, di informazioni da conoscere indispensabilmente se si vuole diventare prossimi automobilisti responsabili.
E nel ciclo di lavori che si è svolto con i ragazzi del Majorana, gli studenti non sono stati solo uditori passivi, ma hanno mostrato estremo interesse per l’argomento, tant’è che l’interazione con gli agenti si è trasformata in un momento formativo e di crescita importate. Numerose sono state le domande dei ragazzi, curiosi di conoscere l’applicazione del codice della strada in situazioni particolari.
L’ispettore Romano e il sovrintendente Adamo, uomini di esperienza della stradale ma anche abili motivatori di giovanissimi, hanno ricordato che per i neopatentati non vige lo stesso parametro che per i guidatori esperti per quanto riguarda l’assunzione di alcool, ma che quando si è alla guida non si deve aver assolutamente bevuto. Ma se l’alcool e le droghe continuano a mietere vittime, non è meno pericoloso usare il telefono per chiamare o messaggiare mentre si sta conducendo un mezzo, non solo perché si rischia di essere sanzionati pesantemente, ma perché è in gioco la nostra vita e spesso anche quella altrui. Utile è rispettare sempre le regole di sicurezza, della distanza dal veicolo che ci precede, i limiti consentiti, la segnalazione di eventuali sorpassi e svolte.
Da ultimo, gli uomini della Stradale hanno messo in atto un piccolo e simpatico esperimento di drug test ed anche di alcol test con alunni e docenti per fornire una dimostrazione pratica ai ragazzi.




