TERMOLI. C’è una storia che profuma di campi polverosi, sorrisi da bambino e sogni rincorsi a colpi di gol. È la storia di Giuseppe Mucci, classe pura del calcio termolese, che ieri ha tagliato un traguardo che pochi possono anche solo immaginare: 400 gol segnati nei campionati dilettantistici.
Cresciuto a Difesa Grande, tra i borghi di periferia e i campetti di provincia, Giuseppe è stato da subito un predestinato. Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi, Juniores: in ogni categoria, una sola costante, il gol. A credere in lui, fin dagli inizi, c’era Antonio Di Campli, il suo primo allenatore, che parlava di Giuseppe con gli occhi che brillavano, sicuro che quel ragazzo “grezzo” sarebbe diventato una macchina da gol.
Oggi, a 41 anni, dopo mille battaglie tra i campi di Molise e Abruzzo, Giuseppe ha scritto una pagina indelebile con la maglia del Gissi Calcio, trascinando la squadra alla vittoria del campionato di Seconda Categoria e conquistando la promozione in Prima.
«Stagione finita col botto! – ha scritto Giuseppe con l’entusiasmo di un ragazzo – Doppietta nel derby e sogno realizzato: 400 reti. Un obiettivo pazzesco, che mi sono portato nel cuore da settembre e che oggi è realtà!»
Ma dietro a questi numeri c’è molto di più. Ci sono le corse sotto la pioggia, i sacrifici, gli infortuni che avrebbero potuto spezzare tutto, e invece sono serviti a renderlo ancora più forte. «Sì, forse da giovane potevo fare di più – ammette con sincerità – ma ogni caduta mi ha insegnato a rialzarmi. E oggi raccolgo il frutto di anni di amore puro per il calcio».
Le gambe ogni tanto si fanno sentire, certo, ma la testa e il cuore di Giuseppe sono rimasti quelli di quel bambino che inseguiva il pallone sui campetti di periferia. E oggi, quel bambino può finalmente sorridere orgoglioso.
Grazie, Giuseppe. Per averci ricordato che nel calcio – e nella vita – il sogno non ha età.
Michele Trombetta
