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sabato 26 Aprile 2025
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«L’eredità di Leo nell’anno del millenario dalla sua morte»

SAN MARTINO IN PENSILIS. Luigi Sassi, scrivendo del Monastero di San Felice, riportava che «… non era solo luogo di preghiera, ma, ospizio cordiale ai pellegrini, focolare di cultura, principio di nuova civiltà, anima di ogni opera benefica delle nostre terre devastate e inselvatichite. Venuto tra noi, San Leo acquistò rinomanza di ottimo predicatore e di santo.

Egli, con la sua angelica parola, diffuse tra il popolo nozioni ed esempi di ordine, di pace e personale dignità, mettendo così per argine alla forza la virtù, la giustizia, la carità». L’invito a partecipare è per dopodomani, sabato 12 aprile, alle ore 18.30, in sala consiliare: «L’eredità di Leo nell’anno del millenario dalla sua morte».  San Martino in Pensilis si appresta a ospitare un incontro accademico di grande rilevanza culturale e storica, il prossimo sabato 12 aprile 2025 alle ore 18:30 presso la sala consiliare del Comune.

L’evento celebra il millenario dalla scomparsa di Leone, figura di spicco la cui eredità continua a influenzare la storia locale e il patrimonio culturale della comunità. Incentrato sul ruolo delle fondazioni benedettine nel territorio della Diocesi di Termoli-Larino, l’incontro vedrà la partecipazione di illustri esperti e studiosi: Giovanni Di Matteo, sindaco di San Martino in Pensilis; Rosanna Alaggio, docente di Storia Medievale presso Unimol; Maria Giagnacovo, docente di Storia Economica presso Unimol; don Nicola Mattia, parroco di San Martino in Pensilis; Giuseppe Zio, studioso ed esperto di storia locale. 

La serata offrirà un’occasione unica per esplorare le radici storiche e culturali del territorio attraverso una lente accademica e religiosa. La comunità di San Martino in Pensilis si unisce in questo momento di riflessione, ricordando le tradizioni che hanno modellato il tessuto sociale e spirituale della regione. «Non perdete l’opportunità di partecipare a questo evento ricco di significato, dove storia e spiritualità si fondono per tramandare un’eredità preziosa».