VASTO. Esplose un colpo d’arma da fuoco verso un’auto identica a quella dei rapinatori e in cui vi erano dei civili, agente assolto perchè il fatto non sussiste.
Questa la sentenza della Corte d’Appello di Salerno, presidente Antonio Sicuranza, consigliere relatore Pietro Giocoli e consigliere Ubaldo Perrotta, che ha ribaltato la sentenza del Tribunale di Larino, assolvendo il cinquantunenne A. D. P.
L’imputato era stato condannato in primo grado alla pena condizionalmente sospesa di 9 mesi, per avere, in qualità di assistente capo della polizia di stato, in servizio al commissariato di Vasto, compiuti atti idonei e diretti un modo non equivoco a cagionare lesioni gravi a M.M. e A.T., non riuscendo nell’intento per cause indipendenti alla sua volontà.
Secondo l’accusa, nel corso di un inseguimento finalizzato alla cattura degli autori di una rapina a mano armata avvenuta nel Centro Insieme di San Salvo, dopo aver affiancato per errore l’auto che riteneva appartenere ai rapinatori, avrebbe esploso un colpo con la pistola di ordinanza, non riuscendo per pura causalità a colpire i passeggeri del veicolo.
L’aggravante, l’aver commesso il fatto in violazione dei doveri inerenti la funzione svolta, utilizzando l’arma in modalità difformi da quelle consentite.
La Corte d’Appello di Salerno ha riformato la sentenza emessa il 27 aprile 2023 dal Tribunale di Larino, assolvendo A.D.P. perché il fatto non sussiste.
A difendere l’imputato, l’avvocato Fiorenzo Cieri del foro di Vasto.