CASTELMAURO. Dal 4 al 6 aprile, il borgo di Castelmauro ha accolto la quinta edizione del 50 Ore Contest Cinematografico, trasformandosi per tre giorni in un autentico villaggio del cinema. Decine di giovani cineasti si sono sfidati nella realizzazione di un cortometraggio originale in sole 50 ore, immergendosi nella magia di un territorio che ha saputo coniugare accoglienza, bellezza e ispirazione creativa.
La manifestazione, organizzata dall’Associazione Cinematografica Lilly con la direzione artistica di Simone D’Angelo, è tornata dopo alcuni anni di pausa grazie al sostegno della Regione Molise — nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Intervento a sostegno delle società e degli enti di promozione culturale e turistica” — e alla collaborazione del Comune di Castelmauro, che ha messo a disposizione spazi, energie e tutto il calore della propria comunità.
Durante il contest, le troupe hanno vissuto un’esperienza intensa e unica, a stretto contatto con il borgo e i suoi abitanti. Il contrasto tra la frenesia della produzione cinematografica e la vita lenta del paese ha generato un’atmosfera sospesa, quasi onirica. “I piccoli paesi come Castelmauro hanno tanto da offrire: storia, natura e accoglienza,” ha dichiarato Simone D’Angelo. “Il cinema è uno strumento potente per raccontare e valorizzare i territori. Speriamo che questo tipo di esperienze possano contribuire alla nascita di una Film Commission in Molise, ormai necessaria per strutturare una vera filiera cinematografica locale.”
La serata conclusiva, tenutasi sabato 12 aprile, ha visto la proiezione dei cortometraggi finalisti davanti a una doppia giuria: una tecnica, formata da esperti del settore cinematografico e sociale, e una popolare, composta dal pubblico in sala. A condurre la serata è stato Nicola “Tinto” Prudente, volto noto della RAI, che ha arricchito l’evento con energia e carisma. Grande spazio anche al tema dell’Intelligenza Artificiale, filo conduttore di questa edizione: l’attrice Sara Guardascione ha portato in scena un intenso monologo teatrale inedito nei panni dell’AI, mentre nel pomeriggio si è tenuto un workshop gratuito sulla produzione cinematografica e l’intelligenza artificiale, curato da Mateusz Miroslaw Lis, tra i massimi esperti italiani nel settore.
I riconoscimenti finali non sono mancati. Il primo premio è stato assegnato a La Fonte, realizzato dalla troupe Highway, che ha conquistato il gradino più alto del podio con 237 punti. Al secondo posto si è classificato Realtà Spezzata della troupe Charster (232 punti), seguito da Senza Risposta della Cedete lo Passo (224 punti). Quarto posto per Il Profumo delle Rose (221 punti), firmato dalla Imago Troupe, e quinto per 3 Euro di Troppo, della troupe Quelli di Officinema, con 208 punti.
È stato inoltre assegnato il Premio Archivio, destinato alle troupe che hanno lavorato con materiale d’archivio. A vincere è stata la A.C. Produzioni Mauer, superando i lavori presentati dalle troupe Double A, Citizen News e Ikon.
Anche quest’anno, il 50 Ore Contest Cinematografico si è confermato come un appuntamento capace di unire cinema, territorio e innovazione. Un’occasione preziosa per scoprire nuovi talenti e promuovere la bellezza del Molise attraverso lo sguardo creativo delle nuove generazioni.
Non riescono ancora a credere nella vittoria, i giovani “highway” con “La Fonte”:
«Sono ancora incredulo, non ci aspettavamo di vincere però ci speravamo.Siamo molto contenti, abbiamo fatto un bel lavoro di squadra. Siamo orogliosissimi». Ha dichiarato Antonio che ha anche salutato un’altra giovane della troupe, Patrizia impossibilitata a essere presente.
«La Fonte nasce da ore e ore di pensare, costruire, scrivere per poi andare a dormire alle 5 di mattina con una sceneggiatura scritta principalmente da Paolo e Federico. Tutti noi abbiamo messo un po’ della nostra creatività e nasce dalla voglia di mettersi in gioco sempre».
L’accoglienza di Castelmauro ha fatto da cornice a tutti gli ospiti. Per Federico “Castelmauro è stata estremamente accogliente. Una bella esperienza, non solo perché eravamo liberi di muoverci nel territorio ma anche perché tutte le persone hanno partecipato insieme a noi. Grazie all’accoglienza del posto ci siamo riusciti a sentire a nostro agio. Bella Castelmauro e ringraziamo tutte le associazioni che hanno permesso tutto questo”.
Quanto è difficile realizzare un corto vincente in 50 ore, Paolo non ha dubbi: “E’ estremamente difficile. 50 ore sono pochine, ma siamo riusciti a mettere in piedi una cosa apprezzabile. Volevamo mettere come elemento fondamentale la fonte, che fa parte del paesaggio di Castelmauro”.
Castelmauro crede nella promozione del territorio. Ne è convinto il sindaco Flavio Boccardo.
«Noi crediamo molto nel cinema e in quello che può dare il cinema. C’è stata molta curiosità e molta accoglienza da parte della nostra comunità. E’ un progetto che per noi deve proseguire».
Per l’organizzatore Simone D’Angelo: «Un grande successo sia per la realizzazione dei corti che per la risposta del paese. La sala gremita ne è la dimostrazione, abbiamo buttato le basi per poter realizzare qualcosa di bello. Ci aspettiamo un futuro radioso. La film commission è un’istituzione che non deve dipendere dalla politica. Castelmauro si candida a essere la location per girare un lungometraggio. Creatività e sinergia, questa manifestazione ha portato troupe sul posto per poterli fare innamorare del luogo. sono d’accordo con l’esito della manifestazione, perché i cortometraggi erano tutti sullo stesso livello. È stato un successo generale».




