ISERNIA. Maria Centracchio, la judoka di Isernia che ha fatto la storia delle Olimpiadi di Tokyo 2021 conquistando la medaglia di bronzo nella categoria -63 kg, è l’emblema di come la determinazione possa abbattere qualsiasi barriera, anche quelle imposte dalla propria terra di origine. Se per molti l’essere cresciuti in una regione come il Molise potrebbe essere visto come un limite nel percorso verso il successo, per Maria è stato un trampolino di lancio che ha messo in evidenza il valore della resilienza.
Nelle sue parole, rilasciate ai microfoni di OA Sport, la judoka racconta apertamente le difficoltà che ha dovuto affrontare crescendo in una regione piccola e con poche risorse per lo sport. “Crescere in una regione così piccola e poco competitiva a livello sportivo non è stato semplice“, ha dichiarato Maria, sottolineando come il Molise, purtroppo, non offra le strutture o le opportunità per un atleta che punta ad alti livelli. In particolare, la pratica di uno sport come il judo, che richiede un continuo confronto con una varietà di partner di allenamento, ha obbligato Maria a viaggiare costantemente fuori dai confini regionali.
“Praticando uno sport da combattimento, ho dovuto cercare sempre nuovi partner di allenamento, il che mi ha costretto a spostarmi spesso. Il mio sostegno è arrivato principalmente dalla famiglia, che mi ha supportato economicamente e moralmente. Ma la mia terra, con la sua tenacia, abnegazione e resistenza, mi ha insegnato a lottare in ogni contesto”, racconta la judoka.
Eppure, proprio queste difficoltà, la costanza, il sacrificio e l’amore per la propria terra, le hanno permesso di emergere in un panorama sportivo internazionale, conquistando il primo podio femminile per il Molise nella storia delle Olimpiadi. Un’impresa che ha reso orgogliosa non solo la sua famiglia e la sua città, ma tutta una regione che, spesso, si trova nell’ombra dei grandi successi sportivi italiani.
Nel corso della sua carriera, Maria ha dovuto affrontare anche momenti difficili, come la pandemia che ha rallentato i suoi progressi nella classifica olimpica. Ma nonostante tutto, è riuscita a coronare il suo sogno proprio a Tokyo, rappresentando al meglio i valori che le sono stati insegnati dalla sua terra: “Ho portato con me i valori del Molise in ogni gara, e il mio podio alle Olimpiadi è anche un simbolo di quel mondo che mi ha formato“, dice con un sorriso.
In un contesto in cui il Molise non è certamente una regione ricca di opportunità sportive, il percorso di Maria Centracchio è un esempio di come l’impegno e la dedizione possano fare la differenza. Un messaggio di speranza per tutte le future generazioni, che possono vedere nel suo successo una dimostrazione concreta di come, partendo da piccole realtà, si possano raggiungere traguardi straordinari.