TERMOLI. I Cavalieri della Costa Molisana di Termoli in trekking per due giorni ricordano Bonifacio Di Iusto fondatore dei Cavalieri del Tratturo.
Trekking a cavallo, memoria e cultura delle piste rurali in questi giorni di primavera in primo piano. Cavalli e cavalieri, dalla costa termolese all’entroterra molisano, fino alle sponde del lago di Occhito, regalano una bella scena equestre in fila indiana, tra borghi e chiesette rurali di un angolo caratteristico del Molise. Aperto a tutto campo sul Tavoliere pugliese e la vallata del Fortore in questa stagione piena di verde.
Per ricordare una figura di spicco, Bonifacio Di Iusto, nel campo dell’equiturismo molisano, che con passione ha dato tanto al territorio per far conoscere e valorizzare il contesto ambientale delle antiche piste tratturali e la cultura della transumanza. In primis “I Cavalieri della Costa Molisana”, associazione sportiva dilettantistica termolese, fondata da Giuseppe Di Lorenzo, con due giorni di trekking fino al Lago di Occhito, partendo da lontano, pertanto, nei giorni scorsi hanno onorato, tra non poche fatiche, la memoria di un carissimo amico che ha dato tanto all’attività equestre in Molise. Nel primo giorno di trekking il gruppo dei cavalieri, come si vede dalle immagini, ha percorso un itinerario di tutto rispetto segnato dal torrente Cigno, tra Portocannone e Ururi, per prendere poi, sulle orme degli antichi padri, il braccio tratturale che collega il paese di origine albanese all’abitato di Rotello. Qui la carovana dei cavalieri ha trascorso la nottata per ripartire la mattina successiva alla volta di Colletorto e proseguire fino alla fascia costiera del lago che in questo periodo si offre in tutta la sua bellezza. Sostando presso l’area attrezzata della chiesa rurale di Sant’Elena in Pantasia sul tratturo Celano – Foggia. Una bella esperienza che affascina sempre di più. Qui, sui profili più alti, tra le aree boschive, i colori della macchia e i terreni olivetati si respira un profumo antico.
Ti entra dentro la voce inattesa dello spirito. Nel rapporto equilibrato tra uomo e natura si ritrova il senso più autentico del proprio cammino di vita. A cavallo poi si recuperano i valori migliori. Lo sguardo. L’attenzione. La sensibilità. Il dialogo silente tra uomo e cavallo. Straordinario. In questo percorso si capisce come sia importante conservare l’ambiente per ricevere le sensazioni più belle. Sentirsi in definitiva una persona autentica. Nell’andamento lento si comprende di più il valore della terra. Tanti pensieri tra natura, storia, memoria e commozione. «Come gruppo de “I cavalieri della Costa Molisana” – precisa Peppino Di Lorenzo – abbiamo onorato il Memorial Bonifacio, giunto alla seconda edizione, per ricordare un carissimo amico. Alla guida dei nostri cavalieri, dalla costa fino al lago di Occhito, Alessandro Tommasi, guida esperta in questo tipo di trekking. A Rotello siamo stati ospiti di Michele Verrillo, un amico storico. Il giorno seguente siamo ripartiti alla volta di Santa Croce di Magliano per fare riposo presso la posta di Sant’Elena. Un luogo di antica memoria. A Colletorto presso l’equiturismo De Girolamo ci siamo uniti a tutti gli altri gruppi di cavalieri per raggiungere le sponde del lago. Questo lungo percorso in mezzo alla natura ci ha dato l’opportunità di onorare il ricordo di Bonifacio e di apprezzare le bellezze del Molise. Dalla costa alle aree più interne, che tutti i cavalieri cercano di promuovere e valorizzare in trekking a cavallo in mezzo al verde».
Luigi Pizzuto




