CAMPOMARINO. Le commemorazioni del 25 aprile a Campomarino hanno visto la deposizione delle Corone di Alloro presso il cippo degli Aviatori in via Dalla Chiesa e al Monumento ai Caduti in via Marconi.
Presenti anche le delegazioni dell’Ambasciata della Gran Bretagna, degli Stati Uniti e i membri della Tuskegee Airmen Inc., tra cui il pilota Daniel Keel, il presidente Leon Butler, figli, nipoti e vedove dei piloti di Campomarino.
La Giornata è continuata con la visita ai campi di aviazione di Campomarino.
La celebrazione è inserita all’interno della grande manifestazione che ha visto l’organizzazione di una conferenza internazionale, mostre artistiche, modellistiche e fotografiche e l’inaugurazione di un nuovo murales alla presenza dei familiari dei piloti italiani caduti a Campomarino, del Sindaco e del Presidente del Consiglio del Comune di Recanati.
“Ci ritroviamo oggi, come ogni anno, per celebrare il 25 aprile, Festa della Liberazione – ha dichiarato il sindaco Enzo Norante – una giornata che non è solo memoria, ma fondamento della nostra identità democratica. È il giorno in cui rendiamo omaggio a coloro che, con coraggio e sacrificio, hanno restituito all’Italia la libertà, la dignità, la possibilità di scegliere il proprio destino.
Quest’anno, tuttavia, questo momento di riflessione è segnato da un dolore collettivo: la scomparsa di Papa Francesco. Un uomo che, al di là della fede, ha rappresentato un punto di riferimento morale per credenti e non credenti. La sua voce è sempre stata chiara contro ogni forma di violenza, ingiustizia e oppressione. Le sue parole ci invitavano continuamente a costruire ponti, non muri. A scegliere la pace, non la paura. A difendere la dignità umana, sempre.
Papa Francesco ci lascia un’eredità preziosa: quella della speranza che non si arrende. Della giustizia che non si piega. Della fraternità come stile di vita.
In suo onore, e nel ricordo di tutti coloro che hanno dato la vita per un’Italia libera, oggi ci impegniamo a essere, ciascuno nel proprio ruolo, custodi di pace, di memoria e di democrazia.
Oggi, nel ricevere i reduci piloti, rendiamo omaggio al loro coraggio e alla loro dedizione. La loro presenza tra noi è un privilegio e un onore: rappresentano non solo il passato, ma il ponte vivo tra due popoli che, pur così distanti geograficamente, condividono valori fondamentali come la libertà, la democrazia e il rispetto per la dignità umana”.




