ROTELLO. In un pomeriggio segnato da profonda commozione, la comunità di Rotello si è riunita per dare l’ultimo saluto a Donato Amedeo Giannone, amato da tutti come “Donatino.” La cerimonia funebre, svoltasi nella chiesa parrocchiale del paese, ha radunato amici, parenti e conoscenti in un momento di raccoglimento e memoria condivisa.
Donato, geometra di sessantacinque anni, è stato vittima di un tragico incidente stradale mercoledì scorso. La sua perdita ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Durante la cerimonia, presieduta dall’ex vescovo di Termoli-Larino Gianfranco De Luca, la forza della fede e il conforto delle Scritture sono stati al centro delle riflessioni, con il Salmo che ha riecheggiato: «Signore, ascolta la mia preghiera, nel giorno in cui sono nell’angoscia. La croce diviene forza di vita, ponte tra terra e cielo.»
Il nunzio apostolico Leo Boccardi ha ricordato con emozione la figura di Donato, ripercorrendo cinquant’anni di ricordi e sottolineando il legame profondo che la fede crea tra le persone. Don Antonio, figlio del defunto e sacerdote, ha offerto una testimonianza toccante: «Mio padre non è morto ieri. È morto ogni giorno in cui ha aiutato il prossimo, mettendo sempre al primo posto le necessità altrui, come ogni buon cristiano dovrebbe fare.»
La vita di Donato, segnata da altruismo e generosità, rappresenta un esempio luminoso per la comunità. Il corteo funebre, accompagnato da un silenzio solenne, ha suggellato l’addio a una figura che resterà impressa nei cuori di Rotello come simbolo di amore e dedizione verso gli altri.
La Procura di Larino continua gli accertamenti sul tragico incidente, mentre i Carabinieri hanno sequestrato i veicoli coinvolti per ulteriori verifiche. Ma oggi, ciò che risuona forte è l’eredità spirituale lasciata da Donato, un uomo che ha trasformato ogni giorno della sua vita in un dono per il prossimo.

