TERMOLI. Continua senza sosta la protesta dei dipendenti dello stabilimento Novaltis di Termoli. Per il secondo giorno consecutivo, i lavoratori si sono radunati davanti alla sede di via Giulio Pastore, ex Del Giudice, per manifestare contro i ritardi nei pagamenti. Si tratta del terzo presidio dall’inizio dell’anno, sintomo di una situazione sempre più critica.
Le testimonianze dei manifestanti
«Non possiamo più andare avanti così» afferma Giuseppe Miranda, rappresentante sindacale Uiltucs-Uila. «Da anni l’azienda promette soluzioni che non vengono mai attuate. Di mese in mese, i pagamenti vengono rinviati, e noi, lavoratori, ci troviamo ad affrontare difficoltà economiche che mettono a rischio il sostentamento delle nostre famiglie.»
Secondo quanto riferito, un accordo raggiunto lo scorso gennaio avrebbe dovuto portare al saldo degli arretrati entro febbraio, comprendendo le mensilità di gennaio e febbraio, oltre alla rateizzazione dei debiti precedenti. Tuttavia, tali impegni non sono stati mantenuti, spingendo i lavoratori a scendere nuovamente in piazza per far valere i propri diritti.
La risposta dell’azienda e l’indignazione dei lavoratori
Di fronte alle manifestazioni, l’azienda ha rilasciato una nota in cui definisce il comportamento delle parti sociali “dannoso”. Queste dichiarazioni hanno scatenato ulteriore indignazione tra i dipendenti. «Invece di affrontare le proprie responsabilità, ci accusano di essere dalla parte del torto» ribatte un lavoratore. «Non possiamo più tollerare ritardi così lunghi per gli stipendi. La situazione è insostenibile e continueremo a protestare finché non verranno prese misure concrete».