TERMOLI. Com’era facile attendersi, anzi lecito, visto il tema della serata, cinema Sant’Antonio gremito in ogni ordine di posto per assistere al ritorno in pubblico di Antonio Di Pietro, a Termoli, da noi intervistato proprio nelle more dell’iniziativa.
Chiamato da Andrea Montesanto, con accanto i due esponenti di Costruire Democrazia, come Massimo Romano e Pino Ruta, per due ore l’ex Pm di Mani pulite ha ripercorso gran parte della sua vicenda, proprio partendo dall’inchiesta di Tangentopoli, che cambiò il corso dell’Italia.
Una requisitoria sui nostri tempi, che ha riscoperto l’entusiasmo della gente verso un personaggio sanguigno, che ha voluto innovare anche il gergo per avvicinarsi alle persone, il “dipietrese”, poi non si è sottratto affatto a nessuna domanda, oltre venti quelli che gli sono state formulate dalla platea, da Craxi a Gardini, da Kissinger fino all’inchiesta che coinvolge Roberti, Di Pietro ha risposto a tutti, chiaramente dal suo punto di vista e attraverso verità che sono state accertate in sede giudiziaria.
Ci sarebbe voluta, probabilmente, tutta la notte per soddisfare la curiosità dei presenti, ma ora la funzione del due volte ministro e fondatore dell’Italia dei Valori, è quella della testimonianza e dell’analisi dei nostri tempi, come la magistratura che dovrebbe evitare le inchieste a strascico. Insomma, non si smentisce, è sempre Di Pietro.
Un evento seguito in diretta Facebook da Termolionline.



