TERMOLI. Un Primo Maggio diverso, per certi versi raggiante, è quello che disegna, anzi dipinge con colori freschi e primaverili uno che di immagini se ne intende, il filmaker Pierfrancesco Citriniti.
«1° Maggio. La festa dei sogni realizzati.
Sono pieno di emozioni e ho atteso questo giorno per esternarle. Vi chiedo un po’ del vostro tempo per leggere queste parole, che nascono dal cuore.
Ho scelto il 1° maggio per farlo perché oggi è la festa di chi crede nella dignità, nella speranza, nella giustizia. Ma anche e soprattutto in chi crede nei sogni. Chi mi conosce lo sa: una delle battaglie che mi stanno più a cuore è quella per i giovani, per le generazioni future. Siamo stati tutti giovani e tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo avuto dei sogni. Non esistono sogni senza lotta, e non esistono vite che non abbiano sognato. C’è chi ha avuto più fortuna, chi meno. Ma tutti abbiamo avuto almeno una volta il privilegio di crederci. Ieri è stata una giornata epocale. Una di quelle che ti godi in silenzio, da solo. E ti lasci andare in un pianto liberatorio. Perché finalmente quello in cui credi ha preso forma, ha smesso di essere soltanto un’idea. Ieri un sogno si è avverato: la Molise Film Commission è realtà.
Ci sono voluti vent’anni. Tentativi, promesse, proposte. Parole e sforzi buttati al vento.
Ma ieri qualcosa è cambiato. Quelle parole hanno trovato una casa. Quegli sforzi hanno messo radici. E ora hanno scritto un rigo di storia. Per il nostro amato Molise. Questo viaggio è iniziato insieme a persone meravigliose. Alcune le conoscevo, altre le ho incontrate lungo il cammino. Ci siamo capiti al volo. Abbiamo costruito insieme un “noi” che ha messo da parte l’ego per lavorare come comunità. Prima persone, poi professionisti. Abbiamo riso, scherzato, discusso. Ma non ci siamo mai mancati di rispetto. Ma soprattutto mi hanno accolto con amore.
Queste Donne e Uomini di viaggio hanno un nome e cognome:
Marco Caldoro, Simona Di Lemme, Giacomo Di Niro, Marilena La Ferrara, Luca Manes, Maria Laura Pace, Gianni Meglio. Insieme abbiamo messo in rete le energie di tutti i lavoratori del cinema e dell’audiovisivo molisani, dentro e fuori regione. Abbiamo unito le forze per arrivare fin qui. E oggi siamo qui, a festeggiare. È una vittoria di tutti i molisani. Perché non vince il singolo, non vince il gruppo: vince la visione di un futuro non più in bianco e nero, ma a colori. Questa vittoria ha un significato speciale, oggi, perché si parla di lavoro, di diritti, di speranza. I giovani, da oggi, potranno formarsi, studiare, lavorare in un’industria culturale concreta, nella loro terra. Potranno scegliere liberamente di conoscere ciò che c’è fuori, ma con la consapevolezza che il Molise non è più solo un punto di partenza da cui fuggire ma un punto da cui partire, e tornare. Un luogo in cui non lasciano solo ricordi e nostalgia, ma certezza di casa. Oggi vinciamo tutti. Nessun genitore dovrà più fare sacrifici enormi per evitare di deludere un figlio. Nessun padre o madre dovrà più privarsi di un paio di scarpe nuove per non spegnere il sorriso e i sogni dei propri figli.
Oggi, insieme, costruiamo possibilità.
Se tutto questo è stato possibile lo dobbiamo anche e soprattutto alla politica.
Al Presidente della Regione Francesco Roberti, che fin dal primo istante ha creduto nella visione e nella forza di questo progetto. Con coraggio, concretezza e ascolto. E al Consigliere delegato alla Cultura Fabio Cofelice, che ha saputo guardare oltre l’ostacolo, oltre il già detto, comprendendo fino in fondo il valore e il potenziale racchiuso in questa idea,il cui sguardo aperto e la cui intelligenza politica sono stati fondamentali. Non posso non dire grazie anche alla politica tutta – maggioranza e opposizione – che ha dimostrato che il bene comune può davvero avere la precedenza su tutto senza dare importanza al colore politico ma al bene della nostra terra. È stato un gioco di squadra vero. E la buona politica, oggi, ha vinto. Confrontarsi con visioni diverse è stato un arricchimento straordinario.
Ascoltare ogni voce ci ha resi più forti, più consapevoli, più uniti. Un ringraziamento va alla stampa locale, che ci ha dato voce.
Con professionalità, passione e dedizione, ha raccontato ogni passo, ogni respiro, ogni ostacolo e ogni conquista. Ha illuminato il cammino e ne ha condiviso la responsabilità. Voglio dire grazie a chi ha creduto in noi, a chi ha scelto di esserci con cuore e competenza. A chi ci ha aiutato anche con un semplice messaggio.
Ma voglio dire grazie anche a chi non ci ha mai visti, a chi ha provato a sminuirci, a chi ha preferito restare fuori o intestarsi meriti che non gli appartengono.
Perché anche queste forze ci hanno dato ulteriore spinta.
Questa vittoria è anche loro.
Perché nessuno qui vuol escludere nessuno: e forse, proprio oggi, anche a loro verrà più voglia di far parte di un gruppo che pensa al bene comune, e non solo agli interessi personali. Per me i giovani non sono mai stati un argomento di guadagno o di posizione personale. Sono quella speranza che avremmo voluto trovare noi, quando abbiamo deciso di partire o di restare per provarci. A loro promettiamo che non permetteremo a nessuno di rovinare questo traguardo. Vigileremo severamente affinché nessuno trasformi questa realtà in una nuova poltrona per alimentare il proprio io.
Da oggi non c’è più un io, ma un insieme. E lo faremo capire con forza e determinazione. Ora è il momento di crescere insieme. La comunità tutta ha il dovere di custodire questo dono.
E ai giovani che si avventureranno in questo percorso, dico:
siate consapevoli che da oggi anche voi siete chiamati a costruire un cammino duraturo per chi verrà dopo di voi.
Per chi, guardandovi, sarà testimone di un Molise che ha scelto di credere nel futuro.
Questa è una vittoria di tutti. E oggi, finalmente, possiamo festeggiare.
Con immenso amore per il Molise
Buon 1° Maggio».