TERMOLI. Sta diventando la cartina di tornasole dell’inizio di stagione balneare, ormai dal 2023, con le mareggiate causate dalle precedenti ondate di maltempo che hanno riversato in acqua l’inenarrabile sul litorale adriatico, da Nord a Sud, si manifesta il problema degli arenili sporchi di residui di vegetazione e ancora più si evidenzia la richiesta pressante da parte dei bagnanti.
C’è da dire che in questo ambito poco hanno appeal le tematiche green e i regolamenti di salvaguardia dell’avifauna sono considerati dai più un ostacolo, piuttosto che una normativa virtuosa.
Lo dimostrano le continue richieste pervenute in redazione. Per la signora G. C. «A Dio piacendo, la nuova stagione balneare dovrebbe cominciare. La sua imminenza fa tornare alla memoria la prossima gestione dell’arenile termolese dell’anno passato, tra ideologia ecologista, declinazione errata della protezione di una specie faunistica, sporcizia su tutto l’arenile e sua conseguente impraticabilità, sordità al quadrato delle istituzioni e degli enti preposti alla cura della spiaggia. Una città già sporca di per sé e che non vuol sanare questa risolvibile criticità è una città votata all’implosione».
Quindi, M. O.: «2 maggio, a Termoli i lidi balneari, chi più chi meno, sono pronti per l’avvio di questa stagione anticipata: c’è chi ha già disposto gli ombrelloni e le sdraio, chi pianta ancora i paletti, alcuni con ristorante-pizzeria già aperti dal week end di Pasqua. Passeggiando si sente odore di vernice fresca, profumo di cornetti e i primi golosi sentori di una cucina rigorosamente di pesce. Se poi provate a scendere sulla spiaggia da uno degli accessi riservati alle spiagge libere…qui la delusione! Scalette interamente ricoperte di sabbia, assi di legno divelte, buche enormi, erbacce e rifiuti sparsi. In netto contrasto con l’ordine e la pulizia dei lidi. Siamo a maggio, una competente pianificazione della manutenzione su tutto il litorale nord avrebbe dovuto preparare per l’accoglienza turistica di un aprile tutto feste e ponti! Invece siamo ancora molto lontani da una presentazione decorosa del nostro più importante tesoro: la spiaggia! Mi chiedo? Chi doveva pianificare e ordinare gli interventi dov’è? Forse servirebbe una figura responsabile solo ed esclusivamente di questo patrimonio tanto da averne cura tutto l’anno, senza poi correre a ripari frettolosi e mal fatti agli ultimi minuti!»
Non solo, R. C. e R. M.: «A breve dovrebbe partire la nuova stagione balneare. Se non siamo affetti da memoria corta, ricorderemo lo spettacolo indegno a cui abbiamo assistito l’anno scorso: un arenile, in particolare quello che va da “La Torretta” a Petacciato, disseminato da tronchi, tronchetti, rami grandi e piccoli, micro-siepi un tempo estirpate prima dell’inizio della stagione. Insomma, si è creato un ambito floristico a mo’ di “strumento di difesa” del fratino di mare secondo gli attuatori del programma. Un programma che ha reso il soggiorno di tantissimi villeggianti problematico perché ha trasformato l’intero percorso in un qualcosa di poco praticabile. In diverse occasioni, poi, i rifiuti lasciati dai soliti incivili facevano da corollario, con tanto di istituzioni che, se interpellate, rispondevano come un disco rotto o non rispondevano affatto.
Se all’improvviso la città di Termoli si è convertita a un poco intelligente ecologismo, allora abbatta tutte le strutture ricettive create lungo il litorale, ormai impraticabile, e restituisca i soldi ai proprietari».
Infine: «In alcune zone delle spiagge libere di Termoli, come quella nei pressi del villaggio La Murena sul lungo mare nord, ci sono ancora molti detriti, legni e rifiuti. La stagione turistica è ormai iniziata e sarebbe importante presentare una spiaggia pulita e curata, sia per i cittadini che per i visitatori. Grazie in anticipo se potete prevedere un intervento!»
In merito vi è da ricordare un recente incontro del Comune di Termoli alla Regione Molise, proprio per avviare le procedure amministrative che consentano la pulizia degli arenili.
Ormai, la destagionalizzazione è un fattore radicato e da maggio si popola la spiaggia, se non prima addirittura, laddove il meteo fosse clemente.




