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martedì 4 Novembre 2025
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Studia a Bologna e per il “Molise indebitato” non può accedere a una prenotazione nella sanità emiliana

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CAMPOMARINO. Si è rivolto direttamente alle istituzioni regionali, nelle persone dei presidenti di Giunta e Consiglio regionale, Francesco Roberti e Quintino Pallante, nonché all’assessore Gianluca Cefaratti e all’assessore Michele Iorio.

Lui si chiama Jacopo De Vincentiis ed è uno studente di Campomarino, ha 21 anni, e ora studia a Bologna. Ha voluto porre l’accento sulla sua esperienza personale, da studente fuori sede.

«Gentili presidenti e assessori, Sono Jacopo De Vincentiis, un giovane nato e cresciuto in Molise di 21 anni, da tre anni fuorisede, per motivi di studio.

Venerdì mattina ero intento a prenotare una visita medica nella regione in cui ho domicilio, ho scoperto solo adesso di non aver diritto ad accedere al Servizio sanitario di un’altra Regione, perché? Perché la Regione in cui sono nato e cresciuto è “troppo indebitata” affinché un paziente possa essere preso in carico dal Sistema Sanitario di un’altra Regione.

Sono rimasto sorpreso: non mi aspettavo che il diritto alla Salute (art. 32/Cost), seguisse una specifica geografia amministrativa per cui posso essere curato (con tempi e modalità di gran lunga discutibili) in un posto e in un altro no.

Questa vicenda è molto più di un semplice fatto personale, mi sono sentito discriminato, impotente ed arrabbiato, parte di un sistema fallito in cui costi e guadagni sono più importanti dei principi di cura, assistenza e solidarietà.

Questo mio piccolo appello non vuole giungere a Voi come politici, le Vostre intenzioni i molisani le hanno capite bene, ma alle vostre coscienze: se vi sentite bene ad accompagnare la nostra Regione sull’orlo del baratro (sotto tutti i punti di vista) state tradendo la fiducia dei cittadini, una fiducia rinnovata più e più volte, sempre con gli stessi risultati: nessuno.

Vi chiedo di riflettere sul serio sulla questione sanitaria del Molise (quella pubblica però), io mi sento molto fortunato perché ho una famiglia alle mie spalle che ha disponibilità economica tale da potermi far visitare privatamente, ma non è così per tutti e non devo dirvelo io, ogni giorno la malasanità miete vittime, che Voi, anche se talvolta vi nascondete, avete sulla vostra coscienza in quanto Amministratori.

A Lei, Presidente Roberti, chiedo di far tesoro della sua esperienza come Sindaco di Termoli: sa bene quali sono i problemi legati ad uno dei due principali Ospedali della Regione: lavori per risolverli, per favore.

A Lei, Presidente Pallante, chiedo che la questione della Sanità entri ancor di più nell’agenda-setting della Presidenza del Consiglio Regionale e che se ne discuta molto più di ora.

A Voi, Iorio e Cefaratti chiedo di lavorare insieme al Presidente e alle Istituzioni nazionali per risolvere il problema sociale della Sanità al collasso, è Vostro dovere.

Il Molise e i molisani non possono più essere ostaggio delle Vostre scelte sbagliate e dei Vostri fallimenti, ce lo dovete perché amministrate la Regione di uno Stato democratico.

Invio questa mia lettera di denuncia anche agli organi di stampa, affinché il tema della malasanità diventi e resti centrale anche nell’opinione pubblica, magari è questo l’unico modo per metterlo alla luce agli occhi del mondo politico».