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lunedì 19 Maggio 2025
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Castelli del Molise: lo scenario del Palazzo Baronale

SAN MARTINO IN PENSILIS. Il Molise si presenta come una terra intrisa di tradizioni radicate e una storia millenaria, capace di raccontarsi attraverso monumenti imponenti e affascinanti. I castelli della regione non sono solo testimonianze architettoniche, ma veri e propri scrigni di memorie che intrecciano guerre, alleanze e narrazioni popolari tramandate da generazioni.

Recentemente, presso il suggestivo scenario del Palazzo Baronale di San Martino in Pensilis – un luogo che conserva ancora le tracce della sua doppia proprietà, divisa tra il Comune e la famiglia Tozzi – l’Istituto Italiano dei Castelli, nella sezione dedicata al Molise, ha promosso un convegno di grande rilevanza. L’evento si è proposto di riaccendere il dibattito culturale e politico attorno a questi monumenti, evidenziando la necessità di affidare loro una tutela e una promozione più incisiva.

L’incontro ha offerto ai partecipanti un viaggio appassionante tra le vicende delle influenti famiglie nobiliari molisane. Storie di faide, tradimenti e cambiamenti territoriali hanno svelato come le sorti politiche della regione siano state fortemente plasmate dai rapporti dinastici. Tuttavia, il valore di questi castelli non si esaurisce nel loro passato aristocratico, bensì si arricchisce ulteriormente grazie al legame profondo con le tradizioni locali.

Tra le usanze che si intrecciano alla storia architettonica del Molise, spicca il ricordo della storica competizione della Carrese, tradizione legata a San Leo, e la celebrazione di prodotti tipici come la pampanella, piatto le cui origini affondano nelle radici più autentiche del territorio. Queste usanze non sono solamente curiosità folkloristiche; esse rappresentano elementi vitali che contribuiscono a definire l’identità culturale di una comunità.

Franco Valente, presidente dell’Icc sezione Molise, ha sottolineato come questa iniziativa costituirà un’opportunità preziosa per orientare una riflessione amplia sul futuro dei castelli molisani. Secondo Valente, trasformare questi luoghi in poli culturali attivi potrebbe non solo preservare un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore, ma anche rafforzare il senso di appartenenza e la memoria collettiva della comunità.

In definitiva, l’appello è chiaro: le istituzioni devono accordare maggiore attenzione e sostegno a questi tesori, affinché la memoria di un passato ricco e variegato non venga dimenticata, ma continui a vivere e a ispirare le generazioni future.