Il coordinatore della sicurezza nei cantieri garantisce che, nel brulicare incessante di mezzi, uomini, attrezzi e rumori, ogni gesto sia compiuto nel rispetto di regole che prevengono infortuni e salvano vite. È lui, spesso dietro le quinte, a tessere una rete di protezione che evita pericoli, che un ponteggio traballi o che un’imprudenza si trasformi in tragedia. Un mestiere fatto di occhi attenti, regole e documenti che raccontano storie di prevenzione, anche se sulla carta sembrano solo moduli.
Ogni impresa impegnata in cantiere porta con sé operai, scadenze, tensioni. Metterli in relazione in modo che si evitino incidenti è come far scorrere il traffico in una grande rotonda senza semafori: serve competenza, sangue freddo e visione.
È lui a redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento, il cosiddetto PSC. Un documento che non è solo un obbligo normativo, ma una mappa ragionata di ogni rischio possibile, una bussola che serve a chi lavora per sapere dove mettere i piedi, letteralmente. Senza un coordinatore della sicurezza, un cantiere rischia di diventare una roulette russa quotidiana.
Una presenza essenziale per la sicurezza
A vederlo, il coordinatore della sicurezza potrebbe sembrare un qualunque operaio. A volte nemmeno si distingue tra i caschetti bianchi che camminano tra i blocchi di cemento. Eppure la sua figura è regolamentata dalla legge in modo puntiglioso. Ci sono due momenti cruciali in cui interviene: la progettazione e l’esecuzione. Due fasi, due ruoli, una sola responsabilità: tenere alta la soglia dell’attenzione sulla sicurezza.
Durante la progettazione, si muove tra disegni e relazioni tecniche per capire dove i rischi possono nascondersi. È il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), e non è solo un tecnico, è un preveggente. Deve precedere i problemi prima che possano manifestarsi, mettere barriere prima che si verifichi il pericolo.
Quando invece i lavori iniziano davvero, si trasforma in CSE – Coordinatore in fase di Esecuzione. Giornate fatte di sopralluoghi, di firme sui verbali, di confronti accesi con chi magari vuol correre, saltare passaggi, perché “così facciamo prima”. Ma fare prima, nel cantiere, è spesso il modo più insicuro per lavorare.
Il coordinatore deve sapere farsi ascoltare, convincere senza imporre. Un equilibrio difficile, soprattutto quando si trova a dover bloccare una lavorazione o a rifiutare un piano operativo perché lacunoso. E non è solo questione di responsabilità penali – che ci sono, eccome – ma di coscienza. Perché chi fa questo lavoro sa che un errore può costare una vita.
La formazione per diventare coordinatore della sicurezza in cantiere
Il coordinatore della sicurezza nei cantieri non è una figura nata per caso. È frutto di una lunga riflessione legislativa che ha attraversato decenni e tragedie. Il suo profilo prende forma già nel Decreto Legislativo 494 del 1996, ma è nel D.Lgs. 81/2008 che tutto viene messo nero su bianco con chiarezza. Una legge strutturata, che obbliga alla formazione continua.
Per diventare coordinatore servono competenze precise: diploma tecnico o laurea, un certo numero di anni di esperienza nel settore delle costruzioni, e poi un corso di 120 ore. Non si scherza. E nemmeno dopo si può abbassare la guardia: ogni cinque anni bisogna tornare sui banchi, aggiornarsi. Quaranta ore, obbligatorie. Chi non le fa, perde il titolo.
Ma non si tratta solo di ottemperare a una scadenza. È una necessità. Il mondo delle costruzioni cambia, le normative si evolvono, le tecnologie mutano. Restare aggiornati è come tenere oliato un meccanismo: se si inceppa, può cedere sotto pressione. E nel cantiere, la pressione non manca mai.
L’aggiornamento obbligatorio quinquennale
Chi fa questo mestiere lo sa: il tempo è sempre poco, le responsabilità tante. Ed è per questo che seguire un buon corso di aggiornamento può fare la differenza. Progetto81, per esempio, propone un percorso formativo completo da 40 ore riconosciuto per l’aggiornamento obbligatorio quinquennale. Un corso online, flessibile, che consente di studiare secondo i propri ritmi, senza doversi fermare dal lavoro.
Il corso aggiornamento coordinatore sicurezza di Progetto81 affronta con serietà ogni aspetto: responsabilità, obblighi normativi, casi pratici. Le lezioni sono organizzate in moduli chiari e accessibili, l’esame finale è online e l’attestato arriva in pochi giorni. È accreditato per CFP da tutti gli Ordini: Ingegneri, Architetti, Geometri, Periti.
Un’opportunità concreta per chi vuole mantenere il proprio profilo professionale attivo, senza l’aggiornamento infatti la qualifica decade. E con essa, ogni possibilità di operare come CSP o CSE.
In un mestiere dove l’errore pesa più del tempo che si crede di risparmiare, fermarsi a riflettere – e a formarsi – è un grande passo avanti sulla strada della sicurezza. Non è una formalità, è una responsabilità verso sé stessi e verso chi lavora.