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sabato 31 Maggio 2025
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Comunità dell’olio, il progetto molisano decolla

SAN MARTINO IN PENSILIS. Si è svolto ieri pomeriggio l’evento lancio del progetto Comunità dell’Olio curato dal Coordinamento regionale del Molise.

Presenti i membri dello stesso coordinamento (Giovanni Di Matteo, Fabio Iannucci, Gianfranco Paolucci, Maurizio Santilli) e il segretario regionale Nicola Malorni che ha illustrato il progetto agli ospiti provenienti da diverse aree del Molise e appartenenti ad ambiti trasversali afferenti all’olivicoltura molisana.

Numerose già le manifestazioni di interesse provenienti da produttori, oleifici, aziende agricole e associazioni per un progetto che ora richiede la massima attenzione degli Enti soci, anello fondamentale per radicarsi su un territorio che, considerata la sala consigliare gremita del Comune di San Martino in Pensilis, sembra credere nell’iniziativa delle Città dell’olio. Per Giovanni Di Matteo, coordinatore regionale: “È arrivato il momento di fare rete con le diverse realtà che credono nelle risorse del nostro territorio. Con Città dell’Olio avviamo un percorso virtuoso che necessita dell’apporto di tutti, produttori, aziende, oleifici, ristoranti e l’apporto della politica sarà decisivo per fare rete. Ci impegneremo affinché ci sia la maggiore adesione possibile da parte dei 32 comuni soci dell’Associazione Città dell’Olio”.

Il segretario regionale Nicola Malorni : “Le Comunità dell’Olio che intendiamo costruire con produttori, oleifici, associazioni , tour operator, agenzie di viaggio, strutture ricettive e ristoranti, musei e pro loco, sono espressione di un nuovo modo di concepire l’olivicoltura che non è solo Olio Evo di qualità, ma è anche turismo esperienziale, turismo dell’olio, promozione di sani stili di vita, prevenzione dell’abbandono dei territori attraverso la valorizzazione culturale del paesaggio, che non è solo memoria ma anche laboratorio di benessere. In Molise siamo pionieri in pratiche che dimostrano l’efficacia di interventi psicoterapeutici negli uliveti, pratiche che hanno contribuito negli ultimi anni a innovare l’olivicoltura in Italia attraverso saperi trasversali che oggi richiedono di essere integrati tra loro. E noi lo faremo a cominciare da questo evento, insieme a voi che del territorio siete la diretta espressione. E i sindaci dei nostri comuni soci dovranno rispondere alla vostra chiamata!”