TERMOLI. «1° Maggio 2025 – Festa dei Lavoratori: uniti per un lavoro sicuro».
E’ il messaggio che lancia oggi Federica Ianieri, presidente dell’albo nel Molise dei tecnici di prevenzione nei luoghi di lavoro, per contribuire a sensibilizzare la cittadinanza su un tema così importante come quello della sicurezza sul lavoro, in occasione della ricorrenza odierna, diffondendo l’intervento dell’albo nazionale.
«Tecnico della prevenzione: il lavoratore che tutela il lavoratore.
Il Primo Maggio trascende la semplice ricorrenza, affermandosi come giornata fondamentale per una profonda riflessione sul significato del lavoro nella nostra società. Come sancito dall’articolo 1 della Costituzione, l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, inteso non solo come fonte di reddito, ma come pilastro di dignità, partecipazione e identità. Il lavoro è ciò che ci definisce all’interno delle nostre comunità; è la manifestazione concreta del nostro essere. Quando è sicuro, giusto e riconosciuto, il lavoro diventa fondamento di libertà; al contrario, precarietà e sfruttamento generano esclusione e disuguaglianza.
Quest’anno, il tema scelto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per la Festa dei Lavoratori è “Uniti per un lavoro sicuro”, sottolineando l’urgenza di affrontare la questione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un tema purtroppo reso drammaticamente attuale dai troppi incidenti e dalle morti che ancora oggi funestano il mondo del lavoro. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente affermato: “Il lavoro non può consegnare alla morte, ma sia indice di sviluppo, motore di progresso, sia strumento per realizzarsi come persona. Nessuno deve sentirsi scartato o escluso”, definendo “Intollerabile l’indifferenza sulle morti sul lavoro”. Parole che richiamano con urgenza la responsabilità collettiva.
Non possiamo abituarci a questa tragica realtà. Come ha più volte ricordato Papa Francesco, “Non possiamo abituarci agli incidenti sul lavoro, né rassegnarci all’indifferenza verso gli infortuni. Non possiamo accettare lo scarto della vita umana”. E aggiunge, con una metafora potente: «La sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi».
Oggi, parlare di lavoro impone anche di considerare la compatibilità tra tempo lavorativo e tempo di vita. È necessario un nuovo equilibrio che rimetta la persona al centro, un’organizzazione del lavoro che rispetti i ritmi umani, promuova il benessere fisico e psicologico e non esaurisca le energie vitali. Il lavoro deve essere una possibilità di espressione, crescita e relazione, non fonte di alienazione. In questo quadro, il benessere organizzativo assume un ruolo strategico: non si limita al comfort o ai benefit, ma include la qualità delle relazioni, il riconoscimento, la partecipazione e la valorizzazione delle competenze. Ambienti di lavoro sani, giusti e inclusivi sono prerequisiti indispensabili per uno sviluppo autenticamente sostenibile.
In questo scenario complesso, assume un ruolo decisivo, sebbene spesso poco visibile, il Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. Questa figura professionale incarna il lavoratore che tutela gli altri lavoratori. È il professionista che opera instancabilmente affinché il diritto al lavoro, tutelato dall’art. 35 della Costituzione, non sia mai disgiunto dal diritto fondamentale alla salute (art. 32), interesse primario dell’individuo e della collettività.
Dietro ogni ambiente salubre, ogni cantiere sicuro, ogni laboratorio controllato, c’è l’impegno quotidiano, metodico e rigoroso del Tecnico della Prevenzione. Un professionista sanitario con un percorso universitario specifico, che unisce competenze tecniche, giuridiche, scientifiche e relazionali, rappresentando un presidio insostituibile nel sistema di prevenzione italiano, attivo nei servizi pubblici, nelle istituzioni e nelle imprese.
Il suo compito è cruciale: comprendere la complessità dei contesti produttivi, identificare le criticità, valutare i rischi, proporre soluzioni sostenibili e accompagnare il cambiamento. Non un semplice controllore, ma un vero e proprio costruttore di sicurezza, un interprete delle norme, un educatore alla prevenzione. Il suo lavoro contribuisce concretamente a ridurre l’esposizione a rischi chimici, fisici, biologici e organizzativi, diminuendo drasticamente infortuni e malattie professionali, con un impatto positivo anche sui costi sociali. Ma soprattutto, promuove una cultura della prevenzione che va oltre gli obblighi, fondandosi sulla consapevolezza e sulla partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti. Prevenzione è Partecipazione: perché la sicurezza di ciascuno dipende dalla sicurezza di tutti.
Viviamo una fase storica attraversata da sfide epocali: dalla crisi climatica che impone di ripensare i nostri modelli, alla crisi demografica, alle crisi sociali, economiche e valoriali che indeboliscono il tessuto comunitario. A ciò si aggiunge la rivoluzione tecnologica, con l’Intelligenza Artificiale e la digitalizzazione, che sta profondamente mutando il concetto stesso di lavoro. Le opportunità sono immense, ma solo se guidate da criteri di giustizia, inclusione e centralità della persona. Non possiamo sostituire mani e menti senza prima rafforzare cuori e coscienze. Questo tema è stato centrale nella recente Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro del 28 aprile, dedicata proprio a “Rivoluzionare la salute e la sicurezza sul lavoro: l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione nel mondo del lavoro”, per analizzare l’impatto di queste tecnologie sull’interazione tra lavoro e salute.
In un Paese dove spesso si assiste a sovrapposizioni di ruoli e competenze poco chiare, è necessario fare ordine e attribuire in modo netto e riconosciuto queste responsabilità cruciali a chi possiede la formazione e la preparazione adeguate: il Tecnico della Prevenzione. Non c’è spazio per l’improvvisazione o per figure non qualificate nella gestione del rischio.
Il 1° Maggio celebriamo il valore universale del lavoro, ma celebriamo anche e con forza coloro che lavorano quotidianamente per proteggerlo. Celebriamo una figura che incarna il valore costituzionale della salute, che costruisce sicurezza giorno dopo giorno e che fa della tutela della vita la propria missione professionale.
Tecnico della Prevenzione: il Lavoratore che tutela il Lavoratore. Perché il lavoro è dignità. E la dignità, oggi più che mai, significa innanzitutto salute e sicurezza.
Prevention is All We Need – La Prevenzione è tutto ciò di cui abbiamo bisogno», le parole del dottor Vincenzo Di Nucci, presidente della Commissione di Albo Nazionale dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro.




