CAMPOBASSO. Nella Sala Parlamentino della Regione Molise si è tenuta una conferenza stampa per illustrare i contenuti del Decreto Commissariale n. 100, pubblicato lo stesso giorno, avente per oggetto la “Rete delle patologie tempo-dipendenti: Rete Ictus”. A presentarlo sono stati il Commissario ad acta per la sanità del Molise, Marco Bonamico, e il Sub-commissario Ulisse Di Giacomo.
Obiettivo dell’incontro: chiarire il senso e la portata del provvedimento, evitando strumentalizzazioni e malintesi su un tema delicato come quello della sanità, come sottolineato da Bonamico:
“Non abbiamo mai replicato a ciò che è stato scritto sui giornali, non per disinteresse, ma perché non vogliamo fare polemiche. Facciamo il nostro lavoro con serietà e trasparenza, e speriamo che venga apprezzato. La sanità non deve essere terreno di scontro politico, né uno strumento per farsi pubblicità”.
Il cuore del D.C.A. n. 100: una rete regionale contro l’ictus
Il nuovo decreto istituisce formalmente una rete strutturata per la gestione dell’ictus, una patologia tempo-dipendente che richiede interventi immediati e altamente specializzati. Due i pilastri della rete:
- Per l’ictus ischemico, il Cardarelli di Campobasso resterà hub regionale di riferimento.
- Per l’ictus emorragico, sarà attivata una collaborazione con il Neuromed di Pozzilli, centro di eccellenza di rilevanza nazionale, che garantirà posti letto h24 e 7 giorni su 7 per l’accoglienza dei pazienti molisani.
Di Giacomo ha spiegato:
“Non possiamo più permetterci situazioni dove non si sa dove trasportare il paziente colpito da ictus. In passato, si è arrivati perfino a far ‘girare’ l’ambulanza tra gli ospedali. Questo non accadrà più: ogni paziente saprà con certezza dove verrà curato”.
Cardarelli e Neuromed: asse pubblico-privato per salvare vite
Un altro aspetto centrale della nuova rete è l’integrazione tra pubblico e privato, necessaria – secondo il Sub-commissario – a causa delle carenze strutturali del sistema sanitario pubblico molisano, che non dispone di tutte le unità operative necessarie.
“Il privato non sostituisce il pubblico, ma lo integra dove esso non riesce ad arrivare. Questo modello è stato già sperimentato in altre patologie e si è rivelato efficace”.
Il Neuromed di Pozzilli firmerà un protocollo d’intesa con la Regione, mettendo a disposizione una funzione di emergenza operativa a tutti gli effetti:
“Quando il 118 si presenterà alle sue porte, il Neuromed dovrà ricoverare il paziente ictus immediatamente. Sarà poi un problema organizzativo dell’istituto assicurare le equipe operatorie e l’interventistica necessaria”.
Il ruolo del 118 e dei Pronto Soccorso periferici
Per garantire l’efficacia della rete, sarà fondamentale il lavoro del sistema di emergenza territoriale. Di Giacomo ha chiarito:
“Il 118 molisano, pur con carenze mediche note, ha accorciato i tempi di risposta. Siamo oggi in media con le altre regioni italiane, cosa mai avvenuta prima. Continueremo a potenziare le postazioni, soprattutto con medici”.
Anche i pronto soccorso degli ospedali di Termoli e Isernia saranno protagonisti grazie all’utilizzo di una tecnologia avanzata – un “robot”, come lo ha definito Di Giacomo – che consente di avviare la fibrinolisi in urgenza. Le decisioni cliniche saranno prese in collaborazione diretta con la Stroke Unit del Cardarelli.
Futuro della neurologia al Cardarelli: investimenti concreti
A conferma della centralità del Cardarelli nella nuova rete, Bonamico ha annunciato:
“Abbiamo stanziato oltre un milione e mezzo di euro per la realizzazione del nuovo reparto di Neurologia e Stroke Unit. I lavori inizieranno a breve”.
Il Cardarelli resterà dunque il centro nevralgico della rete per l’ictus ischemico, mentre l’ictus emorragico sarà trattato al Neuromed.
Non una privatizzazione, ma un’integrazione funzionale
Sui timori di una progressiva privatizzazione della sanità molisana, Bonamico ha risposto con fermezza:
“Non si tratta di privatizzare, ma di implementare un sistema pubblico che da solo non è in grado di rispondere completamente alle esigenze dei cittadini. L’integrazione con il privato è necessaria per dare risposte concrete”.
Verso la rete IMA e il futuro delle reti tempo-dipendenti
Infine, Bonamico e Di Giacomo hanno annunciato che si sta lavorando anche sulla rete IMA (Infarto Miocardico Acuto), il cui percorso è ancora in fase di definizione:
“Non c’è ancora un accordo pieno col tavolo ministeriale, ma stiamo insistendo per mantenere attivi e funzionali anche i nostri laboratori di emodinamica. Non vogliamo smantellare nulla”.
A giorni è previsto un nuovo incontro con il Ministero per allineare le proposte e delineare una rete IMA coerente, efficace e a misura del territorio molisano.
Conclusione: una svolta per la sanità molisana
Il D.C.A. n. 100 rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di riorganizzazione della sanità molisana. Con la nuova Rete Ictus si punta a garantire uniformità di trattamento, certezza dei percorsi, riduzione dei tempi d’intervento e cura all’interno della regione, evitando quei “pellegrinaggi” sanitari fuori dal Molise che troppo spesso hanno messo a rischio la vita dei cittadini.
In attesa della piena operatività del protocollo con il Neuromed e dell’avvio dei lavori al Cardarelli, il messaggio è chiaro: la sanità molisana si sta muovendo, con concretezza e responsabilità, per garantire cure migliori e tempestive.
Come ha concluso Bonamico:
“Facciamo il nostro lavoro, nel rispetto dei cittadini. Non vogliamo fare politica sulla loro pelle, ma offrire un sistema sanitario più giusto, efficace e vicino alle persone”.