TERMOLI. Festa strameritata per i ragazzi della Termoli Pallavolo Immobiliare 0 Gruppo Occhionero, dopo aver conquistato l’agognata promozione in serie B, sfuggita per due anni di seguito. La festa e la gioia del gruppo termolese sono esplose in tutto il loro fragore, come non poteva non essere.
Una squadra che ha lottato da sola contro le corazzate abruzzesi, mettendole una a una in fila alle proprie spalle. La grande soddisfazione di vedere consegnare la coppa che attesta la vittoria del campionato in casa nostra, dai vertici della Fipav Abruzzese, rende ancora più gustosa la vittoria dei nostri ragazzi.
Per carità, nessun spirito campanilistico, solo la consapevolezza di aver vinto contro ogni cosa e, a volte, anche contro dei pregiudizi del tipo: «Ma questi qui arrivano, cacchi cacchi tomi tomi, qui nel nostro Abruzzo e ci portano via da sotto il naso il primato».
Va bene, vuol dire che ci devono stare anche stridendo i denti, ma lo sport, quello genuino, è fatto anche da imprese sportive come quelle compiute dalla formazione di coach Peppe Del Fra, abruzzese di Vasto, che è stato davvero impeccabile. E questo, forse nell’animo, avrà anche dato un certo fastidio: un abruzzese che fa vincere una molisana a casa nostra.
Ma ripetiamo, queste nostre parole non sono il frutto di una rivalità campanilistica, è un dato di fatto. È anche comprensibile, nel vedere un po’ di disappunto da parte di quella corposa fetta della federazione che è legittimo parteggiare per il proprio orticello, ci mancherebbe.
Ecco, è anche questo il motivo della soddisfazione per questa importantissima vittoria, che accresce il prestigio del movimento pallavolistico regionale, che solo pochi giorni fa ha visto la stessa Termoli, insieme a Montenero di Bisaccia e Larino, ospitare la fase finale dei campionati Under 19 maschili, facendo accrescere il proprio prestigio davanti a un palcoscenico prestigioso come quello nazionale.
Conferma ancora una volta la consapevolezza per tutti gli scettici che il Molise esiste, resiste e sa anche vincere alla grande.
Michele Trombetta



