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mercoledì 2 Luglio 2025
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Citazione per diffamazione: il Gip lo chiama in giudizio, Roberti replica

TERMOLI. Secondo quanto riferito dall’Ansa Molise, Il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, è finito al centro di un procedimento penale con l’accusa di diffamazione aggravata ai danni dell’avvocato Roberto D’Aloisio, noto penalista termolese e presidente della Camera Penale.

Tutto nasce da un esposto presentato dallo stesso Roberti contro D’Aloisio, accusandolo di averlo pubblicamente diffamato per aver dichiarato che, durante il suo mandato da sindaco di Termoli, non avrebbe provveduto al pagamento di parcelle professionali dovute agli avvocati penalisti per difese svolte con successo. Una denuncia che, secondo il governatore, mirava a ledere la sua reputazione.

Ma in aula è arrivato il colpo di scena: l’avvocato D’Aloisio ha prodotto documentazione che attesterebbe la veridicità delle sue affermazioni, ovvero il mancato pagamento degli onorari da parte del Comune. Il Gip del Tribunale di Larino, ritenendo fondate le dichiarazioni del legale, ha disposto l’imputazione coatta per Roberti, accogliendo la richiesta della Procura di citazione diretta a giudizio.

Non solo. Secondo quanto trapelato da ambienti giudiziari, Roberti risulterebbe anche iscritto nel registro degli indagati per calunnia, mentre un dirigente del Comune di Termoli sarebbe accusato di depistaggio per aver fornito informazioni ritenute false agli inquirenti, a sostegno della versione del presidente.

D’Aloisio, che non ha smentito la notizia, ha ringraziato pubblicamente il suo difensore, l’avvocato Nicola Bonaduce, e ha annunciato che eventuali risarcimenti ottenuti saranno devoluti a favore di ragazzi autistici.

Tuttavia, la replica del presidente Roberti non si è fatta attendere. Attraverso una nota ufficiale firmata dai suoi legali, Mariano Prencipe e Marcello Benevento, il governatore ha voluto chiarire alcuni punti fondamentali della vicenda.

Secondo la difesa, l’ordinanza del GIP riguarda esclusivamente una frase contenuta in un esposto disciplinare presentato da Roberti al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, relativo a presunte violazioni del codice deontologico da parte di D’Aloisio. I legali sottolineano che il procedimento disciplinare è ancora in corso e che l’opposizione dell’avvocato all’archiviazione è stata dichiarata inammissibile perché tardiva.

Inoltre, precisano che l’imputazione coatta è solo un atto preliminare e che, al momento, non è stato notificato alcun decreto di citazione a giudizio. La difesa ribadisce che l’imputazione non equivale a una condanna e che ci sarà modo, nel corso del processo, di dimostrare la fondatezza dell’esposto presentato.

Infine, i legali del presidente negano che vi siano procedimenti per calunnia o depistaggio a carico di Roberti o di dirigenti comunali, e affermano di non comprendere a quali parcelle si riferiscano gli articoli di stampa, sostenendo che non risultano onorari non pagati dal Comune di Termoli.