TERMOLI. Poco meno di una quarantina di anni fa c’erano i ragazzi della 3^ C, che spopolavano in tv, oggi i riflettori di accendono sulla 5^ F, indirizzo scienze applicate, del liceo scientifico Alfano-Perrotta di Termoli.
«Cara classe, cara 5^ F, cari amici…
la scuola è finita da un po’ ma come faremo a settembre? Come faremo a reiniziare quel periodo che per 5 anni è stato un pilastro fondamentale delle nostre vite? E Vero ci siamo anche odiati, insultati, ignorati … ma quanto bello è stato? quanto bello è stato il nostro percorso? Ci siamo conosciuti tra banchi ancora estranei e timidezze da rompere, e oggi ci salutiamo con occhi pieni di ricordi e cuori legati da qualcosa che le parole spiegano a fatica. Abbiamo attraversato insieme cinque anni che non sono stati solo scuola, ma vita vera.
Giorni sereni e altri più faticosi, risate fragorose e silenzi condivisi, soddisfazioni, litigi, abbracci e momenti di crisi. Abbiamo affrontato interrogazioni temute, compiti e prove che ci sembravano montagne, eppure siamo qui… ad aspettare l’esame e la vita che c’è dopo. Sono molti i momenti epici di questi cinque anni, alcuni” li leggeremo nei libri di storia”, altri invece rimarranno solo a noi, scritti nei corridoi, nei bagni, nelle chat di classe, negli sguardi complici e nei gesti che dicevano “ci sono!”.
Abbiamo imparato a conoscerci, ad accettarci, a volerci bene anche nei giorni più storti. Abbiamo condiviso più di quanto forse ci rendiamo conto: sogni, paure, segreti, risate sconfitte e piccole vittorie. Ora si chiude un capitolo importante, e ognuno di noi è pronto per scrivere il proprio futuro. Ma ciò che abbiamo vissuto resterà qui. Resteranno le mattine assonnate, le interrogazioni improvvisate, le gite e i pomeriggi passati a ripetere insieme. Resterà questa classe, con tutte le sue sfumature, come un luogo dell’anima dove siamo cresciuti e cỉ siamo fatti forza a vicenda. Ognuno di noi è consapevole che non potesse capitare cosa più bella della nostra classe, persino a quelli meno “integrati”, dico tra virgolette perché alla fine non c’è paura a fare una battuta anche a chi magari è più introverso, non c’è paura a utilizzare la stessa ironia nemmeno con i professori, con le collaboratrici scolastiche o con chiunque casualmente abbiamo incontrato. Sono stati cinque anni di pura vita, di pura crescita, (per alcuni) di puro divertimento. Ne abbiamo vissute tante ma nei nostri occhi io rivedo ancora quella gioia di quando la prof. si dimenticò i compiti in secondo superiore; rivedo anche la complicità delle scorribande tra i corridoi in quella fatidica notte a Padova. In quegli occhỉ io ci rivedo gli anni migliori della mia vita e la cosa più bella è che credo sia cosi per tutti. Nonostante tutto, le mille litigate e i momenti difficili di ognuno di noi, siamo riusciti a vedere la luce in fondo al tunnel, ma chi l’avrebbe mai detto? Chi l’avrebbe mai detto che quella mattina sarebbe stato l’inizio di tutto? Quella mattina del settembre 2020, in cortile, a distanza di un metro per il covid, ci ha legato più di quanto potessimo immaginare. è stata brutta si, la pandemia, però ha aumentato il desiderio di vederci in faccia senza la mascherina, di vedere i professori senza mascherina e… per una volta, la prof. con il rossetto messo bene.
Amici miei, non dimenticate e fate tesoro della vostra galleria telefonica, e di tutti i “reati” che contiene, fatene tesoro perche è uno dei pochi privilegi che ha la tecnologia, riuscire a farci ritornare a dei momenti magici… alla parete artistica di C e M. , alla verifica con risultato finale 3 per tutti, ai piacevoli momenti di relax con i professori, ai gessi di S, agli scleri e ai discorsi insensati di alcuni proff , alle litigate di G., ai versi di P. , alle battute non capite di A., … Amici miei, potrei scavare nei ricordi ancora per un po ‘,ma c’è una cosa più importante delle altre da dire… Vi ricordate quella fantastica gita di Padova ?…e Bologna? E la Grecia?…Le emozioni sono tante in realtà, ma le parole sono poche per descriverle, auguro il meglio ad ognuno di voi e spero che nessuno si dimentichỉ di cosa siamo stati, di chỉ siamo stati…. ma ci aggiorneremo per sapere cosa diventeremo.
Vi saluto relativamente, ma vi abbraccio incondizionatamente, vi porto nel cuore piacevolmente!»
Queste righe sono la prova di quanto la scuola non è solo didattica ma è Vita e soprattutto amicizia! I nostri ragazzi del quinto liceo di Termoli sono la dimostrazione di cosa vuol dire “gruppo” cosa poco scontata nella società di oggi dove a volte i valori importanti vengono dimenticati!
A loro un grosso in bocca al lupo a questi ragazzi per l’esame e un augurio immenso per un futuro brillante!