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domenica 8 Giugno 2025
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«Massima trasparenza sul Cosib, ma è necessario guardare al futuro vista la crisi delle grandi aziende»

TERMOLI. «Trasparenza, chiarezza e spirito costruttivo». Per il direttore generale Nicola Del Re sono questi i tratti distintivi della riunione della VI Commissione Consiliare Ambiente del Comune di Termoli, svoltasi su richiesta dei consiglieri comunali Oscar Scurti e Marcella Stumpo. Al centro del confronto, la delicata questione relativa alla gestione del depuratore del Nucleo Industriale e alla possibilità che questo possa essere utilizzato anche per lo smaltimento di rifiuti provenienti da fonti esterne all’area consortile.

A fare luce sulla vicenda è intervenuto, su esplicita convocazione, il direttore generale Nicola Del Re, che ha offerto un quadro preciso in merito alla questione statutaria e al futuro del Consorzio, oggi alle prese con una crisi economica e produttiva senza precedenti.

Del Re ha subito chiarito che la norma che contempla la possibilità per il Cosib di gestire anche attività connesse allo smaltimento e trattamento di rifiuti speciali non è stata introdotta di recente, come ipotizzato da alcuni. “La modifica statutaria che estende gli scopi consortili alla progettazione e gestione di impianti ambientali – ha spiegato – risale al 2015, sotto la presidenza dell’avvocato Angelo Sbrocca. Non è stata introdotta dall’attuale gestione né dall’ingegner Silvestri, come erroneamente riportato in alcuni interventi.”

Il riferimento è all’articolo che consente al Consorzio lo sviluppo di attività connesse a discariche, impianti di depurazione, reti fognarie, recupero rifiuti e cogenerazione energetica. Una modifica che, secondo Del Re, rispondeva all’esigenza di modernizzare il ruolo del Cosib in un contesto in cui la sola gestione dei lotti industriali non garantiva più la sostenibilità economica dell’ente.

“La realtà – ha proseguito – è che ci troviamo in una situazione economica molto grave. Negli ultimi dieci anni i reflui trattati dall’impianto sono diminuiti di oltre la metà. La chiusura dello zuccherificio, la riduzione progressiva delle attività della Stellantis, la crisi della Vibac e la cassa integrazione che ha colpito anche le aziende chimiche hanno causato un tracollo dei volumi e, quindi, delle entrate.”

Secondo il Direttore Generale, il venir meno dei proventi storici derivanti dalla vendita dei lotti impone al Cosib di trovare nuove strade. “Serve nuova linfa, serve pensare al futuro con strumenti adeguati. E lo faremo nel rispetto assoluto delle regole, in modo trasparente e condiviso. Non ci saranno scorciatoie né operazioni calate dall’alto.”

Una parte dell’attenzione si è concentrata anche sulla manifestazione di interesse avanzata da Herambiente, che ha sollevato ulteriori interrogativi tra alcuni consiglieri. Anche su questo punto, Del Re ha voluto essere netto. “La manifestazione di interesse è stata pubblicata il 9 aprile 2025 sia sull’albo pretorio del Cosib che nella sezione ‘Amministrazione Trasparente’ del sito. Inoltre, la stampa locale ha ampiamente diffuso la notizia. Davvero non si comprende – ha sottolineato – quali altri strumenti di pubblicità si sarebbero dovuti utilizzare. Tutto è stato fatto alla luce del sole, nel pieno rispetto delle norme.”

E non sono mancate stoccate al passato: “Sono finiti i tempi in cui al Cosib alcune delibere del Comitato Direttivo venivano pubblicate e altre no. Noi provvederemo a recuperare e rendere pubblici tutti quegli atti che per troppo tempo sono rimasti nei cassetti.”

Dal dibattito, è emersa anche una linea comune: qualunque proposta verrà portata avanti dovrà tenere conto dell’interesse del territorio, della sostenibilità ambientale e del coinvolgimento delle comunità locali. “Il presidente Silvestri – ha ricordato Del Re – ha ribadito più volte che ogni progetto seguirà un percorso trasparente e partecipato.”

In conclusione, la seduta si è chiusa con una rinnovata attenzione sul ruolo strategico del Cosib per il futuro industriale del territorio molisano. Il Consorzio, oggi in difficoltà, è chiamato a reinventarsi per continuare a garantire infrastrutture, servizi e opportunità, ma dovrà farlo in un clima di fiducia, trasparenza e pieno confronto con le istituzioni e i cittadini.