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martedì 17 Giugno 2025
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Orgoglio e memoria nel raduno regionale dei Bersaglieri

MONTENERO DI BISACCIA. Una giornata carica di emozioni, memoria e orgoglio ha animato il centro di Montenero di Bisaccia in occasione del Secondo Raduno Regionale dei Bersaglieri del Molise, che ha richiamato nel paese numerosi cittadini, appassionati e rappresentanti istituzionali.

L’evento, promosso dalla sezione locale “Giovanni Cremonese” in sinergia con la Pro Loco, il patrocinio dell’amministrazione comunale e il sostegno dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, si è rivelato un successo sotto ogni punto di vista, confermando il forte legame tra il Molise e le tradizioni delle truppe piumate.

Il raduno è iniziato alle ore 9:00 con l’ammassamento in via Massangioli, da cui ha preso il via una vivace sfilata per le vie del centro storico. A rendere l’atmosfera ancor più suggestiva, le inconfondibili note della Fanfara dei Bersaglieri “A. La Marmora” di Casoli, che hanno scandito il passo dei reparti in parata e fatto vibrare l’aria con la loro energia.

Alle ore 10:30 si è svolto uno dei momenti più toccanti della giornata: l’alzabandiera e il tributo ai caduti, accompagnati dal saluto ufficiale della sindaca Simona Contucci, che ha espresso il proprio orgoglio per l’ospitalità di un evento così significativo per l’identità nazionale e locale. Subito dopo, nella Chiesa di San Matteo Apostolo, la comunità si è raccolta per la celebrazione della Santa Messa, officiata in suffragio di tutti i Bersaglieri caduti e come segno di unità spirituale tra le generazioni.

Il pomeriggio ha avuto come fulcro Piazza della Libertà, teatro degli interventi istituzionali che hanno restituito valore e significato al senso di appartenenza bersaglieresco. Tra i più applauditi, i discorsi di Mario Malorni, presidente regionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, e del generale Antonio Pennino, vicepresidente nazionale, che hanno sottolineato l’importanza di tramandare i valori di patria, disciplina, solidarietà e spirito di corpo.

La giornata si è conclusa alle ore 18:00 con la cerimonia dell’ammaina bandiera, chiusura simbolica ma carica di pathos di una manifestazione che ha saputo coniugare tradizione militare e partecipazione civile, offrendo ai presenti uno spettacolo ricco di dignità, passione e memoria condivisa.

Un ponte tra storia e comunità

Il raduno, oltre ad essere un importante momento celebrativo, si è trasformato in un vero e proprio ponte tra le generazioni, offrendo ai più giovani l’opportunità di conoscere da vicino una parte fondamentale della storia militare italiana, e ricordando ai meno giovani l’importanza di custodire e tramandare il patrimonio valoriale dei Bersaglieri.

Montenero di Bisaccia, per un giorno, è diventata capitale regionale del tricolore e del piumetto, dando prova di grande spirito organizzativo e ospitalità. Il successo dell’iniziativa lancia un chiaro messaggio: la memoria, quando è vissuta e condivisa, diventa forza viva per il presente e per il futuro.