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venerdì 13 Giugno 2025
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Piazza Sant’Antonio e Pozzo Dolce: coi 5 milioni del Pnrr per la rigenerazione urbana del centro storico

TERMOLI. Cinque milioni di euro da utilizzare per dare un nuovo futuro per Piazza Sant’Antonio e Pozzo Dolce, sono quelli del Pnrr, sulla rigenerazione urbana.

Se si attendono le decisioni in materia di project financing, parallelamente, nel cuore di Termoli sta prendendo forma un progetto che va ben oltre la riqualificazione architettonica: si tratta di una vera e propria rigenerazione urbana, destinata a restituire dignità e valore a due luoghi simbolici della città – Piazza Sant’Antonio e l’area di Pozzo Dolce.

L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale e resa possibile grazie al finanziamento europeo del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rappresenta una delle più importanti operazioni di trasformazione urbana avviate negli ultimi anni.

Con un investimento di 5 milioni di euro, il progetto si inserisce nella Missione 5 “Inclusione e Coesione” – Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” – Investimento 2.1 “Rigenerazione urbana”, e mira a contrastare fenomeni di degrado sociale, marginalizzazione e abbandono urbano.

Il cuore del progetto: recuperare spazi, rigenerare relazioni

Piazza Sant’Antonio, un tempo punto d’incontro e cuore pulsante della vita sociale del centro storico, negli anni ha perso il suo ruolo centrale, diventando uno spazio trascurato, poco accogliente e scarsamente utilizzato. L’intervento prevede una completa trasformazione della piazza: nuova pavimentazione, arredi urbani moderni, aree verdi attrezzate, spazi dedicati alla cultura e alla socialità.

A pochi passi, l’area di Pozzo Dolce verrà valorizzata attraverso un intervento integrato che punta a migliorare la vivibilità, il decoro e la funzione urbana dell’area. Il progetto prevede anche la realizzazione di un parcheggio interrato, una soluzione strategica pensata per ridurre il traffico veicolare in superficie e favorire la mobilità sostenibile.

Il risultato atteso è duplice: da un lato, una rigenerazione fisica degli spazi urbani, e dall’altro, un rafforzamento del tessuto sociale e culturale, grazie alla creazione di luoghi inclusivi, accessibili e destinati alla partecipazione attiva della cittadinanza.

Un’opera strategica anche dal punto di vista amministrativo

L’amministrazione comunale ha scelto di procedere con l’appalto integrato, modalità che consente di affidare congiuntamente la progettazione definitiva, quella esecutiva e la realizzazione dei lavori. Questo approccio si inserisce nel contesto normativo semplificato previsto dal Decreto Legge 77/2021, concepito per accelerare i tempi di attuazione degli interventi finanziati con fondi PNRR.

La gara sarà gestita con procedura negoziata senza bando, nel rispetto delle direttive del nuovo Codice degli Appalti pubblici (D.lgs. 36/2023). Il criterio di aggiudicazione sarà quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutando con attenzione il rapporto qualità/prezzo e garantendo trasparenza, efficienza e rapidità.

Una sfida importante riguarda le scadenze imposte dal Decreto PA 2025, che stabilisce la stipula del contratto entro il 30 giugno 2025 e la conclusione dei lavori entro il 31 dicembre 2027. Si tratta di una tempistica serrata, che richiede competenze, organizzazione e una visione chiara fin dall’inizio.

Rigenerazione come volano di sviluppo sostenibile

Non si tratta soltanto di “rifare una piazza”, ma di agire su un pezzo di città con un intervento capace di innescare processi virtuosi: economici, sociali, ambientali. L’inserimento di elementi verdi, arredi intelligenti e materiali durevoli è parte di un disegno più ampio che punta alla sostenibilità urbana, al risparmio energetico e alla resilienza ambientale.

Inoltre, attraverso specifiche clausole sociali, il progetto prevede la promozione dell’occupazione giovanile e femminile, in linea con gli obiettivi trasversali del PNRR. Le imprese coinvolte dovranno garantire percentuali minime di assunzioni dedicate a queste categorie, contribuendo a rafforzare l’inclusione e la parità nel mondo del lavoro.

In un mondo che cambia rapidamente, le città devono saper adattare i propri spazi alle nuove esigenze di chi le abita. Con il progetto di Piazza Sant’Antonio e Pozzo Dolce, l’amministrazione di Termoli non solo affronta una criticità urbana, ma lancia un messaggio chiaro: investire nella qualità dello spazio pubblico significa investire nel futuro della comunità.

La rigenerazione urbana non è soltanto una questione di estetica, ma è un’opportunità per ripensare le relazioni tra le persone e lo spazio che condividono.