TERMOLI. Volti stanchi, sguardi concentrati e un velo di tensione: così si sono presentati alle 14 circa, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Ettore Majorana” di Termoli all’uscita dalla seconda prova dell’esame di Stato.
Dopo una mattinata intensa, segnata da concentrazione e fatica, i ragazzi hanno raccontato le loro impressioni a caldo.
«È stata più difficile rispetto a quella che hanno proposto lo scorso anno», hanno commentato in molti, quasi all’unisono. Nonostante l’impegno e le simulazioni svolte in classe, i quesiti proposti nella prova sono risultati impegnativi, più articolati e complessi del previsto.
Le opinioni, però, sono state varie. C’è chi, tutto sommato, è uscito dall’aula con un sorriso: «Abbastanza bene, eravamo preparati sull’argomento», ha detto un studente, cercando di stemperare la tensione.
Altri, invece, hanno percepito una distanza netta con le prove degli anni precedenti: «Non era facile come gli scritti dello scorso anno», ha commentato un ragazzo, «pensavo andasse meglio, ma vedendo i quesiti erano un po’ complicati».
«Io non me l’aspettavo così difficile», ha aggiunto un’altra voce, sorpresa dalla struttura delle domande. E ancora: «Impegnativa, ma tutto sommato è andata bene. L’importante era restare concentrati», ha spiegato una ragazza cercando di vedere il lato positivo.
A pesare, oltre alla difficoltà dei contenuti, anche la stanchezza accumulata in questi giorni: «Siamo esausti, non vediamo l’ora che finisca», ha detto uno studente ancora con la testa tra i fogli.
L’orario insolito dell’uscita, in pieno pomeriggio, ha reso tutto ancora più faticoso: il caldo e le ore trascorse sui banchi hanno messo a dura prova la concentrazione.
Nonostante le difficoltà, tra una battuta e una risata liberatoria, i ragazzi hanno dimostrato determinazione e spirito di gruppo.
La consapevolezza di essere quasi arrivati al traguardo li sostiene in questi ultimi giorni: manca poco alla fine di un percorso fatto di impegno, studio e crescita.
Per loro, l’esame non è solo una tappa scolastica, ma anche una prima vera sfida personale da affrontare con coraggio.
Eliana Ronzullo











