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martedì 17 Giugno 2025
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Stalking e violenza: ex marito agli arresti domiciliari

CAMPOBASSO. Nel pomeriggio del 10 giugno 2025, a Campobasso, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’Ordinanza di Aggravamento della Misura Cautelare emessa dal Tribunale di Campobasso – Ufficio del Gip, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il Giudice ha disposto la sostituzione del divieto di avvicinamento, comprensivo di braccialetto elettronico di controllo, con gli arresti domiciliari.

La misura è stata applicata a carico di un cinquantenne del capoluogo, resosi responsabile del delitto di atti persecutori, aggravati perché commessi contro l’ex coniuge, e di lesioni personali aggravate.

In particolare, l’indagato, nel corso degli anni, ha sottoposto la vittima – moglie dalla quale si era separato – a continue telefonate, messaggi, pedinamenti, insulti e scenate sulla pubblica via, nonché a violenze fisiche, a causa delle quali la donna ha riportato lesioni personali. Il tutto motivato da un’incontrollabile gelosia, aggravata da abuso di sostanze alcoliche.

Le condotte dell’uomo hanno costretto la vittima a ricorrere anche all’assistenza psicologica.

A seguito di accurate indagini di Polizia Giudiziaria svolte dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile della Questura di Campobasso, su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari aveva precedentemente emesso, a carico dell’indagato, un’Ordinanza per l’applicazione della misura cautelare di cui all’art. 282 ter c.p.p., cioè il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico di controllo, come disciplinato dall’art. 275 bis c.p.p.

Nonostante il divieto impostogli, l’indagato aveva perseverato nelle sue condotte persecutorie nei confronti dell’ex moglie, che si è quindi rivolta nuovamente alla Polizia di Stato.

Le nuove indagini hanno consentito al P.M. di supportare la richiesta di aggravamento della misura, depositata presso il competente GIP, che l’ha accolta tempestivamente, disponendo per l’indagato la custodia agli arresti domiciliari con controllo elettronico.

La misura è stata eseguita dalla Squadra Mobile, che ha rintracciato l’uomo a Roma e lo ha poi ricondotto presso la sua abitazione a Campobasso.

Le vicende in questione rappresentano una tipologia delittuosa sempre più frequente. Basti pensare che solo nel 2025, nel territorio di Campobasso, le Forze di Polizia hanno già trattato oltre 40 casi di “Codice Rosso”.

La costante attività di contrasto a questo preoccupante fenomeno rappresenta un impegno prioritario della Procura della Repubblica, al fine di prevenire escalation di violenza e reati di più grave entità.