TERMOLI-LARINO. Si è concluso in questi giorni il cammino pastorale 2024-2025 della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, un anno segnato dall’inizio del Giubileo che ci invita a essere “Pellegrini di speranza” attraverso un percorso di rinnovamento e riconciliazione.
In questo periodo abbiamo vissuto importanti cambiamenti nella nostra Chiesa diocesana: con gratitudine abbiamo salutato il Vescovo Mons. Gianfranco De Luca e, con gioia e speranza, accolto il nuovo Vescovo Mons. Claudio Palumbo. A livello universale, abbiamo accompagnato Papa Francesco alla casa del Padre e accolto il nuovo pontefice, Papa Leone XIV.
Nel corso di questo intenso anno pastorale, la Consulta Diocesana ha continuato a vivere una preziosa esperienza ecclesiale, caratterizzata dall’ascolto, dal confronto, dalla riflessione e dalla preghiera comunitaria.
Dopo la pausa estiva, con una breve programmazione, gli incontri hanno preso avvio con lo studio della bolla giubilare Spes non confundit e della lettera pastorale del Vescovo Gianfranco De Luca, Signore, insegnaci ad amare. L’obiettivo era quello di condividere un percorso di riflessione comune e trasmettere nelle associazioni e nei movimenti di appartenenza quanto vissuto nella Consulta, affinché, pur nella diversità dei carismi, crescesse la comunione fraterna e il senso ecclesiale di appartenenza.
Uno dei momenti più significativi è stato il convegno pubblico del 15 novembre 2024, promosso in collaborazione con la Caritas diocesana, durante la Settimana del Povero, sul tema Nessuno escluso. Povertà educativa: cura, responsabilità e futuro. La scelta del tema, approfondito anche grazie alla presenza della pedagogista Silvia Sanchini, nasce dalla consapevolezza che la povertà educativa è una sfida urgente per la comunità, sia civile che ecclesiale.
Anche quest’anno non è mancato l’appuntamento con la Preghiera per la pace, nell’ultima domenica di gennaio, ispirata al messaggio di Papa Francesco 2025 “Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace”. Abbiamo pregato affinché i cuori siano disarmati da ogni forma di orgoglio e si possa costruire una fraternità rinnovata. A questo proposito, è stata particolarmente toccante la testimonianza della signora Caterina Dato, che ha trasformato il dolore più grande che una madre possa vivere in un cammino di perdono.
L’ultimo incontro con il Vescovo Gianfranco, mercoledì 19 febbraio, è stato un momento speciale, aperto a tutte le realtà diocesane, per salutarlo e ringraziare il Signore per il suo servizio. In questi anni, il Vescovo ha sempre sostenuto e incoraggiato il lavoro della Consulta, riconoscendo al laicato organizzato un ruolo fondamentale nella Chiesa e partecipando attivamente agli incontri, orientando il percorso e mettendosi in ascolto del vissuto delle comunità.
In questa occasione, abbiamo avviato una riflessione sulla spiritualità laicale, con il tema “Spiritualità laicale: essere per tutti i santi della porta accanto”. Il Vescovo Gianfranco ha sottolineato l’importanza di vivere il battesimo come universale chiamata alla santità e di incarnare la vocazione laicale con uguale valore, dignità e responsabilità rispetto a qualsiasi altra vocazione nella Chiesa.
Il 22 febbraio 2025, la comunità si è riunita nella Cattedrale di Termoli per accogliere con gioia il nuovo Vescovo, Mons. Claudio Palumbo. Fin dall’inizio, il Vescovo Claudio ha mostrato grande disponibilità nel proseguire il cammino della Consulta, offrendo il suo prezioso contributo con due incontri dedicati alla spiritualità laicale:
- A immagine e somiglianza di Dio – Dio mi chiama alla santità!
- Quali passi farò dietro lo sposo?
Nel primo incontro, dopo la presentazione di tutti i membri della Consulta e delle realtà associative, il Vescovo Claudio ci ha invitati a riflettere sul perché un credente sia chiamato alla santità e su come essa riveli la verità profonda della nostra esistenza, radicata nell’unione con Gesù Risorto.
Nel secondo incontro, prendendo spunto da una frase dell’Abate Chautard sull’anima dell’apostolato, siamo stati incoraggiati a seguire il Signore con un atteggiamento sponsale, gioioso e dinamico, quasi “danzante”, come descritto nel Cantico dei Cantici. L’amore autentico nasce dal decentrarsi da sé per ricentrarsi nel noi.
A conclusione di questo anno pastorale, abbiamo ringraziato il Signore per la grazia di appartenere alla Chiesa e per lo Spirito Santo, che ci dona la capacità di rigenerarci e rinascere nella fede. Ci impegniamo a continuare a vivere il Giubileo come un tempo di riscoperta della forza della speranza, una speranza che non delude perché radicata nell’amore di Dio, manifestato nella morte e risurrezione di Cristo
