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giovedì 5 Giugno 2025
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Pino Ferrieri: un Cavaliere al servizio della comunità diabetica

TERMOLI. Accompagnato dall’assessore comunale Michele Cocomazzi, Pino Ferrieri (all’anagrafe Giuseppe), con accanto la moglie Maria Chimisso, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica.

Giuseppe Ferrieri, un Cavaliere al servizio della comunità diabetica

Ci sono giorni che restano impressi nella memoria, giorni che segnano un punto di svolta, un riconoscimento di anni di impegno e sacrifici. Oggi, per Giuseppe Ferrieri, è uno di quei giorni.

A Campobasso, nella solennità di una cerimonia ufficiale, la Signora Prefetto, dottoressa Michela Lattarulo, gli ha conferito il titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Un’onorificenza che premia non solo il suo lavoro, ma una missione portata avanti con cuore e determinazione: sensibilizzare quante più persone possibile sulla realtà del diabete di tipo 1.

Una vita dedicata alla sensibilizzazione

Da oltre quarantacinque anni Giuseppe affronta il diabete, non come un ostacolo, ma come una sfida da trasformare in opportunità. Lungo il suo percorso, ha costruito ponti di consapevolezza, creando occasioni per informare, sostenere e unire le persone.

Convegni, eventi sportivi, incontri, tavole rotonde: ogni iniziativa ha avuto un unico obiettivo—dimostrare che il diabete di tipo 1 non deve essere un limite, ma un aspetto da gestire con la giusta conoscenza e il supporto adeguato.

Al suo fianco, sempre, la sua famiglia. Sua moglie Maricetta, che lo ha incoraggiato nei momenti difficili, spronandolo a non arrendersi mai. I suoi medici di riferimento, il dottor Marco Tagliaferri e la dottoressa Celeste Vitale, che lo hanno guidato nel percorso di accettazione e convivenza con il diabete.

E grazie a loro, è arrivato anche l’approdo nelle associazioni di supporto, dove ha trovato una nuova famiglia. ADBM, di cui oggi è presidente, è stata il primo tassello di un impegno sempre più grande. Poi, l’ANIAD (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici), che ha reso lo sport una forma di terapia e di emancipazione.

Abbattere barriere, riscrivere le regole

Tra i successi di questo lungo cammino, uno dei più incredibili è il progetto portato avanti con Diabete Sommerso OdV, che ha consentito ai diabetici di tipo 1 di tornare ad immergersi in sicurezza, seguendo un protocollo specifico sviluppato dal San Raffaele.

Fino a pochi anni fa, la subacquea era vietata ai diabetici di tipo 1. Oggi, invece, è una realtà possibile, grazie all’impegno di chi ha lottato per dimostrare che con le giuste precauzioni, nulla è davvero irraggiungibile.

La rete associativa si è allargata sempre di più, trovando un punto di riferimento in Diabete Italia, dove in Molise Giuseppe e i suoi collaboratori si occupano di supportare bambini, adulti con microinfusore e diabetici di tipo 2.

L’impegno prosegue anche con la Fondazione Italiana Diabete (FID), attraverso eventi di sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca. Perché il vero obiettivo finale è quello di sconfiggere definitivamente il diabete di tipo 1.

Un futuro di speranza

Questa onorificenza è più di un riconoscimento istituzionale: è il simbolo di una vita vissuta per gli altri, di un percorso che ha dato speranza a chi spesso si sente solo davanti alla diagnosi.

Oggi, la tecnologia ha fatto passi da gigante. I microinfusori più avanzati sono ormai definiti pancreas artificiali, riducendo drasticamente il bisogno di iniezioni e prelievi quotidiani. La scienza sta lavorando instancabilmente per trovare una cura definitiva, e mai come ora si può credere in un futuro senza diabete.

Questa onorificenza Giuseppe la dedica a tutti: alla sua famiglia, ai membri delle associazioni che lo hanno sostenuto e, soprattutto, a chiunque combatta ogni giorno con il diabete.

Perché la vera vittoria è non sentirsi mai soli.