X
giovedì 9 Ottobre 2025
Cerca

L’addio al motore Fire: «Il lavoro non c’è più per tutti a Termoli»

TERMOLI. Addio al motore Fire: i sindacati chiedono garanzie per il futuro dello stabilimento Stellantis.

Lo stabilimento Stellantis di Termoli chiude ufficialmente una pagina storica con la fine della produzione del motore Fire, simbolo dell’ingegneria automobilistica italiana e prodotto di punta per oltre quattro decenni. Con più di 23 milioni di unità realizzate, il Fire ha rappresentato un elemento fondamentale non solo per l’economia del territorio molisano, ma per l’intero settore automotive nazionale ed europeo.

La transizione industriale in atto, legata alla fusione tra FCA e PSA e all’evoluzione verso la mobilità elettrica, sta però sollevando interrogativi e preoccupazioni tra i lavoratori e i rappresentanti sindacali. La chiusura del reparto dedicato al Fire è vista come un segnale di una trasformazione ancora incompleta, in cui lo stabilimento termolese rischia di perdere progressivamente capacità produttiva e centralità all’interno del gruppo.

I sindacati sottolineano come le competenze tecnologiche del sito non siano affatto venute meno, ma lamentano un rallentamento nei piani industriali e nella concretizzazione degli investimenti annunciati. In particolare, l’attenzione è ora rivolta al futuro del motore GSE – considerato l’erede diretto del Fire – e al potenziale rilancio attraverso nuove produzioni che permettano al sito molisano di ritagliarsi un ruolo da protagonista nella nuova fase del settore automobilistico.

Sul fronte occupazionale, resta alta l’allerta. Secondo le sigle sindacali, le produzioni attualmente attive non bastano a garantire la piena occupazione, e il passaggio generazionale previsto per il prossimo anno non è sufficiente da solo a colmare il vuoto lasciato dalla chiusura del Fire. Per questo è stata richiesta un’interlocuzione urgente con il nuovo amministratore delegato di Stellantis, con l’obiettivo di ottenere certezze su nuovi prodotti e tempistiche concrete.

In attesa di risposte anche sul progetto della Gigafactory, che dovrebbe sorgere proprio a Termoli, i sindacati ribadiscono la necessità di una strategia chiara e condivisa per evitare che una realtà produttiva fondamentale come quella molisana venga progressivamente marginalizzata.