TERMOLI. Carlo Marolla e Riccardo Di Palma, referenti giovanili del M5S su Termoli e Campobasso, protagonisti assieme agli attivisti senior della mobilitazione giovanile contro il riarmo: il Network Giovani M5S in piazza per la pace
Sabato 14 e domenica 15 giugno, le ragazze e i ragazzi del Network Giovani Movimento 5 Stelle sono scesi nelle piazze delle principali città italiane per manifestare contro la corsa al riarmo e l’economia di guerra. Con incontri e banchetti informativi, i giovani attivisti hanno ribadito la necessità di un’Europa che investa nel futuro delle nuove generazioni, anziché alimentare conflitti e tensioni internazionali.
L’evento, che ha visto una grande partecipazione, si inserisce in un contesto politico sempre più controverso. La recente escalation tra Israele e Iran ha sollevato interrogativi sulla posizione italiana, con il governo Meloni-Tajani accusato di ambiguità e di seguire un’agenda dettata da Washington. A pochi giorni dalle dichiarazioni di Antonio Tajani, secondo cui Israele non avrebbe attaccato l’Iran, il paese mediorientale ha lanciato un’offensiva, scatenando preoccupazioni globali.
Un’Europa lontana dai suoi principi fondativi
La mobilitazione ha voluto sottolineare il contrasto tra l’Europa di oggi e i valori su cui è stata fondata: pace, cooperazione e sviluppo sociale. Secondo gli attivisti, l’Unione Europea sembra aver smarrito la propria strategia autonoma, rifugiandosi nella retorica della guerra e nell’incremento delle spese militari.
Termoli tra le città protagoniste della protesta
Anche Termoli ha ospitato l’iniziativa del Network Giovani M5S, con un banchetto informativo in via Adriatica sul Corso Nazionale. Marolla e Di Palma, col referente locale del M5S Valerio Fontana, insieme ad altri attivisti, hanno contribuito ad animare il dibattito, coinvolgendo cittadini e giovani interessati a una politica che metta al centro la sicurezza e la diplomazia, piuttosto che il riarmo e la conflittualità internazionale.
L’obiettivo della mobilitazione è chiaro: riportare il dibattito politico sulla necessità di una strategia europea indipendente e promuovere una visione del futuro basata su investimenti sociali, sostenibilità e cooperazione tra i popoli. I giovani del Movimento 5 Stelle hanno lanciato un messaggio forte e chiaro: la loro generazione non vuole un futuro segnato dalla guerra, ma costruito sulla pace e sulla solidarietà internazionale.