TERMOLI-CAMPOBASSO. A Termoli, in piena estate e in una delle principali località turistiche del Molise, il trasporto pubblico urbano versa in condizioni che i sindacati definiscono senza mezzi termini “da terzo mondo”. In una lettera inviata oggi, venerdì 4 luglio 2025 al prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo, le sigle sindacali FILT CGIL, FIT CISL, FAISA CISAL e UGL Autoferro denunciano una situazione ormai insostenibile per lavoratori e cittadini. La società GTM, incaricata del servizio, mette quotidianamente in circolazione autobus privi di climatizzazione: su 17 mezzi, almeno 4 ne sono completamente sprovvisti e altri 4 hanno impianti guasti da tempo.
Gli autisti sono costretti a lavorare con temperature a bordo che superano i 40 gradi, con conseguenti malori, disagi e rischi concreti per la salute. Nonostante un protocollo nazionale sulle emergenze climatiche imponga misure immediate per tutelare i lavoratori esposti a condizioni estreme, a Termoli tali disposizioni vengono ignorate. I sindacati ricordano inoltre che il capitolato d’appalto sottoscritto dal gestore Larivera prevedeva l’acquisto di nuovi mezzi, un obbligo contrattuale completamente disatteso, aggravato da una manutenzione carente che peggiora ulteriormente le condizioni del parco mezzi. Dopo aver già denunciato pubblicamente la situazione, senza ricevere alcuna risposta né dall’Amministrazione Comunale di Termoli né dalla Regione Molise, i sindacati si rivolgono ora al Prefetto, chiedendo un intervento urgente e deciso.
Nella lettera si chiede formalmente una verifica immediata delle condizioni di esercizio del servizio di trasporto pubblico locale, con particolare attenzione alla sicurezza a bordo e alla tutela della salute nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. “Non è più accettabile – scrivono – che si continui a ignorare la realtà di un servizio pubblico che, in piena estate, viene svolto in condizioni indegne di un paese civile.” I firmatari – Aurelio Di Eugenio (FILT CGIL), Simone Vitagliano (FIT CISL), Emilio Santangelo (FAISA CISAL) e Nicolino Libertone (UGL Autoferro) – attendono ora una presa di posizione chiara e tempestiva da parte delle istituzioni, affinché venga finalmente garantita la sicurezza e la dignità di lavoratori e cittadini.