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sabato 2 Agosto 2025
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Conti in Comune, i numeri del bilancio in corso d’opera

TERMOLI. Il 2025 si conferma un anno di intensa incertezza economica e finanziaria, sia a livello internazionale che nazionale, scenario che impone agli enti locali la massima attenzione alla gestione delle proprie risorse pubbliche. In questo contesto, la Relazione tecnico-finanziaria sulla salvaguardia degli equilibri e l’assestamento generale di bilancio per l’esercizio 2025 rappresenta un pilastro per valutare la solidità finanziaria dell’ente, assicurare il rispetto dei vincoli normativi e prevenire squilibri che potrebbero compromettere i servizi essenziali alla cittadinanza.

A illustrarla è stato l’assessore competente, Michele Cocomazzi.

Quadro macroeconomico e riferimenti normativi

Lo scenario delineato dalla Banca d’Italia vede una crescita del PIL nazionale attorno allo 0,6% nel 2025 (inferiore rispetto alle precedenti stime), caratterizzato da marcate incertezze: guerre in corso, tensioni internazionali e un clima di instabilità sui mercati. L’inflazione prevista si mantiene su livelli moderati, ma le prospettive sull’occupazione restano incerte, mentre sul piano normativo, spiccano nuovi decreti volti a sostenere famiglie e imprese, rafforzare la trasparenza e rispondere a eventi emergenziali (come le recenti alluvioni).

Normativamente, la verifica degli equilibri di bilancio trova la sua disciplina nell’art. 193 del d.lgs. n. 267/2000, che obbliga l’ente — almeno entro il 31 luglio — a verificare e, se necessario, ripristinare il pareggio di bilancio e la copertura di eventuali debiti fuori bilancio. Dal 2025, inoltre, si applicano nuovi parametri più stringenti introdotti dalla Legge n. 207/2024, che ridefiniscono il “saldo” minimo da monitorare (c.d. parametro W2) all’interno di una visione integrata delle entrate e delle spese, comprese le partite relative all’avanzo di amministrazione e ai fondi vincolati o accantonati.

La gestione operativa: entrate, spese e fondi accantonati

Sul versante operativo, l’ente locale ha messo in atto una verifica puntuale delle proprie poste di bilancio. Al 1° gennaio 2025, i residui attivi e passivi ammontavano rispettivamente a circa 32 e 13,5 milioni di euro; l’attività di riscossione su queste poste è in corso ma ancora non pienamente ottimale, specie sui residui attivi e sulle attività di recupero dell’evasione tributaria (TARI, IMU). Gli sforzi maggiori sono rivolti all’accelerazione di recuperi e riscossioni, specie per tributi locali e sanzioni, aree in cui il gettito accertato risulta ancora inferiore alle attese.

Analisi delle entrate principali

Nel dettaglio, le entrate correnti si basano su alcune “grandi voci”: il Fondo di Solidarietà Comunale, che per il 2025 ammonta a quasi 4,9 milioni di euro; l’addizionale IRPEF, prevista in crescita rispetto al 2024 (3,5 milioni stimati); IMU e TARI che, tra previsioni di gettito e recupero dell’evasione, rimangono leve importanti ma segnano ancora margini di miglioramento. La previsione sull’imposta di soggiorno è ottimistica (250 mila euro), considerato che nel biennio precedente il gettito era stato assente, mentre per il canone unico (patrimoniale) e per i proventi da costruzione, la tendenza sembra confermare la solidità dei flussi.

Un punto di attenzione riguarda invece i proventi delle sanzioni da codice della strada, in forte calo rispetto alla previsione per effetto delle recenti sentenze della Cassazione che hanno imposto requisiti più stringenti sull’omologazione degli autovelox, riducendo la legittimità delle sanzioni elevate tramite tali dispositivi.

Spesa corrente e accantonamenti a garanzia dei rischi

L’ente ha previsto tutte le poste necessarie per coprire gli oneri tipici: dalla spesa energetica in aumento, agli accantonamenti per il rinnovo dei contratti, la copertura di rischi da contenzioso e le passività potenziali. Sono stanziati fondi specifici — tra cui un fondo di riserva (165 mila euro), fondo rischi contenzioso (oltre 4 milioni accantonati in amministrazione) e il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE), che a rendiconto supera i 12 milioni euro — a tutela dei possibili squilibri derivanti da contenziosi, crediti non riscossi o circostanze impreviste.

Il monitoraggio degli organismi partecipati (Consorzio Industriale, società GRIMM, Fondazioni) è costante, nell’attesa dei bilanci definitivi 2024, ma nessuna criticità attuale costringe l’ente ad aumentare accantonamenti oltre quelli già previsti.

Gestione in conto capitale e cassa

La verifica dei cronoprogrammi delle opere pubbliche mostra allineamento tra gli stati di avanzamento dichiarati e le previsioni di bilancio, mentre la situazione di cassa appare solida: il saldo al 30 giugno supera i 19,7 milioni di euro, senza ricorso ad anticipazioni di tesoreria né all’utilizzo di fondi a destinazione vincolata per la copertura di spese generali. Questo consente una gestione serena dei pagamenti e il rispetto dei tempi medi previsti per la liquidazione delle obbligazioni.

Debiti fuori bilancio e avanzo di amministrazione

Alla data della relazione, risultano debiti fuori bilancio da riconoscere per circa 408 mila euro, quasi interamente già coperti da fondi rischi o accantonamenti, elemento che garantisce il mantenimento dell’equilibrio senza necessità di ricorrere a ulteriore avanzo disponibile. Il risultato di amministrazione 2024 ammonta a oltre 32,7 milioni, ma la parte effettivamente disponibile, esclusi vincoli e accantonamenti, è residuale (230 mila euro).

La Relazione di Salvaguardia 2025 certifica la permanenza degli equilibri di bilancio: non emergono al momento criticità strutturali. Tuttavia, la sostenibilità è costantemente vincolata all’andamento della riscossione e alla tenuta delle entrate tributarie, nonché alla capacità di controllo della spesa e dei rischi. L’ente, letta l’attuale cornice economica e normativa, si attiene ad una gestione prudente, modulando accantonamenti e fondi a garanzia in modo da reggere shock improvvisi.L’equilibrio non è mai dato una volta per tutte: la relazione si chiude sottolineando come la vigilanza dovrà restare alta, pronti ad attivare, se necessario, tutte le leve previste dalla normativa per garantire la tenuta dei servizi e la trasparenza verso i cittadini. Una “manovra di bilancio” non è solo un esercizio tecnico, ma un continuo atto di responsabilità amministrativa.